Malgrado l’irritazione ostentata per il rilascio dell’attentatore di Lockerbie e l’accoglienza da eroe ricevuta a Tripoli, Barack Obama non esclude di incontrare il leader libico Muammar Gheddafi a fine settembre a margine all’Assemblea Generale dell’Onu.
Ufficialmente non è previsto alcun incontro ma il portavoce della Casa Bianca non ha escluso che i due si possano incrociare al Palazzo di Vetro. Anche perchè, ha sottolineato, Bill Burton «Gheddafi quest’anno presiede l’Assemblea Generale, non sarebbe sorprendente se si trovassero faccia a faccia».
Obama aveva già stretto la mano al leader libico nei giorni del G8 dell’Aquila, un gesto interpretato come segno che le relazioni tra i due paesi erano andate incontro a una nuova fase di disgelo.
Intanto la Abc rivela che dopo essersi visto rifiutare il permesso di piantare la sua tradizionale tenda beduina a Central Park il colonnello avrebbe scelto Englewood in New Jersey dove ha sede un ufficio consolare libico, acquistato nel 1982.
In precedenza il colonnello era stato ospitato con le stesse modalita a Roma a giugno alla Palazzina dell’Algardi a Villa Pamphili e lo scorso anno in un guardino vicino all’Eliseo a Parigi.