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Papa Francesco: “No al grano come arma di guerra”. Ma per ora il Cremlino affonda il negoziato: “Nessun accordo”

di Redazione Blitz |1 Giugno 2022 13:56

L'appello di papa Francesco: "No al grano come arma di guerra" (Ansa)

Papa Francesco: “Non si usi il grano come arma di guerra”. “Per favore, non si usi il grano, alimento di base, come arma di guerra”. L’appello lanciato dal Papa oggi alla fine dell’udienza generale sembra, al momento, rimanere inascoltato.

Papa Francesco: “No al grano come arma di guerra”

Il Pontefice ha fatto riferimento al blocco delle esportazioni a causa del conflitto in Ucraina, la Ue e l’Onu spingono per sottrarre la questione dell’approvvigionamento globale delle risorse alimentari al muro contro muro e all’impasse diplomatico imposto dal conflitto.

La Russia, tramite il portavoce del Cremlino, continua a sfilarsi dalla responsabilità, lo stop ai rifornimenti dipende piuttosto dalle sanzioni occidentali, non dalla “operazione militare speciale”. Il difficile negoziato favorito dall’intermediazione turca non si muove dal binario morto in cui è incagliato.

Cremlino: “Ancora nessun accordo su esportazione del grano”

Non sono stati raggiunti accordi specifici sulla questione dell’esportazione di grano dai porti del Mar Nero. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov riportato dalla Tass.

“Non c’è un accordo preciso. In effetti, la parte turca e le altre parti hanno ricevuto spiegazioni dettagliate dal presidente della Russia Vladimir Putin. Tutti i capi di Stato e di governo, con cui si sono svolti i colloqui di recente, e il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres hanno ricevuto da Putin spiegazioni dettagliate sul fatto che la Russia non ostacola il passaggio delle navi cariche di grano”, ha detto Peskov.

Papa Francesco: “Garantire il diritto umano universale a nutrirsi”

“Desta grande preoccupazione – ha detto Papa Francesco al termine dell’udienza generale – il blocco delle esportazioni del grano dall’Ucraina. Dal grano dipende la vita di milioni di persone, specialmente nei Paesi più poveri. Rivolgo un accorato appello affinché si faccia ogni sforzo per risolvere tale questione e per garantire il diritto umano universale a nutrirsi”.

 

 

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