Papa Francesco sta per riconoscere la Palestina. Delusione israeliana

Papa Francesco sta per riconoscere la Palestina. Delusione israeliana
Papa Francesco sta per riconoscere la Palestina. Delusione israeliana

ROMA – Papa Francesco sta per riconoscere la Palestina. Delusione israeliana. Israele si dice “deluso” per la decisione del Vaticano di riconoscere lo Stato di Palestina. Lo afferma il portavoce del ministero degli esteri precisando che tale decisione non “contribuisce a riportare i palestinesi al tavolo delle trattative” per la pace. Sotto la spinta di Papa Francesco le autorità vaticane hanno concluso il trattato con cui la Commissione bilaterale ha deciso di rafforzare le intese precedenti.

Il riconoscimento giunge proprio nel momento in cui il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha riaffermato la sua leadership: alla vigilia del voto che lo ha rieletto aveva promesso che con lui mai si sarebbe arrivati alla separazione dei due stati. Anche Obama aveva dovuto prendere atto della risolutezza di Netanyahu, spingendosi ad affermare che l’appoggio degli Usa a Israele avrebbe potuto non esser più incondizionato.

Il disappunto israeliano per la decisione del Papa è netto, replicando in effetti quello già espresso contro l’ondata di risoluzioni del Parlamento europeo per riconoscere lo stato palestinese. Ma quello del Papa ferisce di più: “Il Vaticano non è soltanto uno stato, rappresenta centinaia di milioni di cristiani in tutto il mondo inclusi i palestinesi, e ha un vasto significato morale”, ha dichiarato un diplomatico palestinese intervistato dal New York Times.

E infatti da parte israeliana si ribadisce che l’endorsement papale non sposta i termini della questione perché il riconoscimento non fa compiere passi avanti nel processo di pace. David Horowitz, editorialista de The Times of Israel, spiega la frustrazione israeliana: “Anche il filo semita Papa Francesco, un papa che ha a cuore gli ebrei, anche lui non coglie il punto. Ogni volta succede qualcosa come questa, è un tormento. Perché non capiscono? Noi vogliamo separarci dai palestinesi, ma alla condizione che non sia minacciata la nostra sicurezza”.

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