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Ruby, Pdl ammette : “Berlusconi telefonò, ma in qualità di premier”

di Emiliano Condò |27 Gennaio 2011 16:18

ROMA – Il reato se c’è, è stato fatto in qualità di presidente del Consiglio, e quindi va giudicato dal tribunale dei ministri. Sarebbe questa, secondo l’Ansa, la linea difensiva che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi intende utilizzare nel caso Ruby in sede di Giunta per le autorizzazioni.

Berlusconi, quindi, intenderebbe ”sollevare il conflitto di attribuzione, per trasferire il materiale dell’inchiesta al Tribunale dei ministri, bloccando il rito abbreviato in ragione del fatto che la telefonata in questura da parte di Silvio Berlusconi sarebbe stata fatta in qualità di presidente del Consiglio”.

La tesi della ‘difesa’, spiegata da Maurizio Paniz (Pdl) sarebbe dunque quella di ammettere che il presidente del Consiglio abbia chiamato la Questura di Milano nella convinzione che Ruby fosse davvero la nipote di Mubarak. In questo senso il premier avrebbe quindi esercitato una funzione istituzionale.

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