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Usa 2012: Romney pensa a una vice donna, ma teme l'effetto Palin

di Alessandro Avico |18 Aprile 2012 17:28

WASHINGTON – Mitt Romney sa di avere un grave 'gender gap', un netto svantaggio nel voto femminile rispetto a Barack Obama. E sa anche che il modo migliore per colmare questo divario sarebbe scegliere una donna come sua vice.

Le candidate non mancano: si parla da tempo della senatrice del New Hampshire Kelly Ayotte, della avvenente governatrice del South Carolina Nikki Haley e di Mary Fallin, la popolarissima governatrice dell'Oklahoma.

Ma a pesare come un macigno su questa ipotesi e' l'esperienza del passato, la scelta di John McCain di avere come numero due l'eccentrica Sarah Palin. Una decisione che secondo molti analisti e' stata fallimentare per il partito repubblicano.

La pensano cosi' ancora oggi tanti consulenti di Romney, che quindi non vogliono ripetere l'errore del 2008, e credono che un'altra donna possa attirare l'attenzione della campagna e magari oscurare il profilo di un candidato che gia' di per se' avra' problemi di visibilita'.

Non a caso l'Abc titola oggi: ''Il fantasma di Sarah Palin azzoppa le speranze di molte aspiranti vicepresidenti''. E proprio per questo motivo, i nomi piu' accreditati per quel posto sono sempre gli stessi: Marco Rubio, Jeb Bush e Rob Portman, un junior senator dell'Ohio. Se le cose andranno cosi', a recuperare il voto femminile ci dovra' pensare la signora Ann Romney.

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