X

Venezuela, primarie opposizione: cercasi 'anti-cChavez'

di Lorenzo Briotti |12 Febbraio 2012 21:12

CARACAS, 11 FEB – In un'inedita contesa, i venezuelani hanno oggi iniziato a votare alle primarie indette dalla trentina di partiti oppositori raggruppati nel Mud (Mesa de la unidad demcoratica) per scegliere il candidato alle presidenziali in programma il 7 ottobre, che dovra' quindi affrontare il capo di stato Hugo Chavez, al potere da 13 anni.

''Puntiamo ad una nuova Venezuela'', ha sottolineato la presidente della commissione elettorale della Mud, Teresa Albanes, assicurando che in prima mattinata "era gia' operativo circa il 50% delle sedi elettorali''. Il risultato della votazione, ha precisato, sara' noto nella notte di Caracas, ''solo quando avremo i dati relativi al 90% dei voti'', ha aggiunto, ricordando che sono stati chiamati a votare i circa 18 milioni di venezuelani iscritti nei registri elettorali, oltre ai connazionali residenti in circa 80 citta' all'estero. Secondo i sondaggi, dovrebbe imporsi il governatore dello Stato di Miranda, l'avvocato Henrique Capriles (39 anni), antagonista dei partiti tradizionali e fautore delle politiche in Brasile dell'ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva. Capriles dovrebbe superare di almeno 15 punti il governatore dello Stato petrolifero di Zulia, Pablo Perez, 42 anni, dirigente del partito di centrosinistra Un nuevo tiempo, appoggiato da socialdemocratici (Accion Democratica) e democristiani (Copei), che hanno governato il Paese nella seconda metà del secolo scorso.

Non mancano però gli analisti che avvertono che, alla luce dell'alta astensione degli ultimi giorni, potrebbe prevalere "la macchina elettorale" di Ad e Copei, facendo quindi vincere Perez. Gli altri candidati sono la 44enne ingegnere Maria Corina Machado, unica donna in lizza, l'ex diplomatico Diego Arria, e l'ex leader sindacalista Pablo Medina (64). La Machado, che si presenta come ''indipendente'' e propone un ''capitalismo popolare'', e' stata tra le prime a votare. Riferendosi a Chavez, ha sottolineato che ''e' giunto il momento di una nuova Venezuela fatta di rispetto ed equita'. Abbiamo lottato molto per arrivare fino questa meta, dobbiamo votare con la nostra coscienza e con il cuore''. ''Per l'intero paese, il voto di oggi e' un impegno: dopo 13 anni, stiamo aprendo le porte della democrazia'', ha sottolineato a sua volta Medina. In un paese completamente polarizzato tra 'chavismo' e 'anti-chavismo', il voto di oggi servira' da termometro per capire la forza dell'opposione. E' la prima volta che i venezuelani potranno scegliere con le primarie l'uomo che il 7 ottobre sfidera' Chavez. Il 'leader bolivariano', che sta lottando ormai da mesi contro un cancro, ha circa il 60% dei consensi del paese. Commentato il voto odierno, si e' detto pronto ''a dare battaglia, questo tipo di 'combattimenti' mi piacciono molto. Qualsiasi sia il candidato della destra che si imponga sarà comunque il candidato della dipendenza". Il 7 ottobre, ha concluso, "si saprà se continueremo ad avere una patria o se il popolo la seppellirà di nuovo".

Scelti per te