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Putin vince le elezioni. Gli avversari: “Russia come la Corea del Nord”

di Redazione Blitz |20 Marzo 2018 20:25

Putin vince le elezioni. Gli avversari: "Russia come la Corea del Nord"

Putin vince le elezioni. Gli avversari: “Russia come la Corea del Nord”

ROMA – “La Russia si sta trasformando nella Corea del Nord”: è quanto sostengono gli avversari di Putin nella corsa alla presidenza, affermano che abbia raddoppiato falsamente i suoi voti in quelle che ritengono siano state le elezioni più sporche dalla caduta dell’Unione Sovietica.

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Putin ha vinto le elezioni con il 77% di voti su un’affluenza alle urne del 67%, il miglior risultato in quattro elezioni che consente al presidente altri sei anni di potere, scrive il Daily Mail. Ma gli avversari politici lo hanno accusato di usare strategie apertamente disoneste tra le prove video delle urne, le affermazioni di individui in attesa ai seggi elettorali e altre irregolarità nei dati di voto.

L’ultranazionalista Vladimir Zhirinovsky, arrivato terzo, ha detto che la manipolazione è stata tale che in elezioni libere il gradimento di Putin non sarebbe stato superiore al 40%. Pavel Grudinin, candidato comunista e secondo nella corsa presidenziale, ha dichiarato che lo scrutinio è stato “falso” e “il più sporco” dal crollo dell’Unione Sovietica.

“Purtroppo Alexei Navalny, politico dell’opposizione, aveva ragione. E’ possibile votare due o tre volte, e ci sono esempi nella regione di Mosca”. Navalny, visto come la più minaccia più grande per Putin, è stato escluso dalla Commissione elettorale centrale russa dalla lista dei candidati e, se l’indice di affluenza alle urne è corretto, i suoi appelli per il boicottaggio delle elezioni sono andati a vuoto.

Il sindaco di Yekaterinburg, Evgenij Roizman, ha avvertito che con Putin ancora al Cremlino è stato fatto un ulteriore passo verso l’autoritarismo, “la qualità della vita peggiorerà progressivamente”. “Ma ogni nuova partecipazione elettorale sarà più alta, il gradimento del presidente continuerà ad aumentare e ci trasformeremo sempre più nella Corea del Nord”.

Zhirinovsky, 71 anni e veterano di sei elezioni presidenziali, ha dichiarato: “Non c’è democrazia, non c’è competizione. C’è un solo candidato al Cremlino ma in realtà Putin ha ottenuto una percentuale di voti, in un’elezione libera non avrebbe ottenuto “più del 40%”.

L’unica candidata femminile, la conduttrice tv Ksenia Sobchak, ha commentato in modo sarcastico:”Riconosco che Putin attualmente gode del sostegno della maggioranza, garantito da vari metodi”. Ha descritto una “campagna sporca, in particolare gli arresti dei nostri sostenitori in varie città, così come i tentativi di intimidirci”.

Un altro candidato, il liberale Grigory Yavlinsky, ha insistito sul fatto che non si è trattata di una “vera elezione”. “Il paese si sta muovendo verso un pericoloso abisso, ci aspettano brutti momenti e ci sono meno opportunità per cambiare la situazione”, ha avvertito.

Gli oppositori hanno esaminato i risultati in Cecenia, quasi il 92% ha dichiarato di aver appoggiato Putin, come elementi di prova sospetti. Putin ha ottenuto la stessa percentuale a Tuva, regione natale del ministro della difesa lealista Sergei Shoigu, in Siberia.

Dopo la vittoria schiacciante, Putin ora è pronto a dare uno scossone al regime con il debole premier Dmitrij Medvedev, scrive il tabloid britannico. Putin, che avrà 71 anni quando concluderà il quarto mandato, è visto come se volesse rilanciare il regime mettendo al potere i dirigenti più giovani, preparando un successore ultra leale per proteggersi, al momento del ritiro, da accuse di corruzione.

La costituzione russa proibisce a Putin di candidarsi nuovamente, a meno che non cambi le regole. Sui social media sono apparsi moltissimi meme sull’onnipotente Putin, è stato definito zar a vita, si è trasformato in un sovrano come Breznev o Kim Jong-un. I sostenitori di Putin hanno acclamato il risultato e affermato che i tentativi britannici di interferire con le elezioni, sfruttando l’avvelenamento con gas nervino a Salisbury, sono falliti in modo spettacolare.

Valentina Matviyenko, portavoce della camera alta del parlamento russo, ha attaccato la “sfacciata e cinica interferenza negli affari interni della Russia”, riferendosi all’Occidente. “Abbiamo affrontato un’informazione russofobica, una pressione politica ed economica sul paese, che avrebbe dovuto influenzare l’atteggiamento degli elettori”, ha affermato. L’obiettivo, secondo la Matviyenko, era spingere le persone a boicottare il voto o votare contro Putin.

“Ancora una volta, abbiamo dimostrato che al nostro paese non si può parlare con il linguaggio degli ultimatum. E’ accaduto il contrario e il segnale principale è stata l’affluenza alle urne rispetto alle precedenti elezioni”. Nel discorso dopo la vittoria, Putin ha dichiarato che il risultato ha mostrato “la fiducia e la speranza” del popolo russo. Accennando ai cambiamenti, ha sostenuto:”I nostri pensieri saranno rivolti al futuro del nostro grande paese e quello dei nostri figli”.

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