Dai file di Wikileaks spunta un altro cruccio degli Usa riguardo all’Italia: nella battaglia con Sky Silvio Berlusconi userebbe il suo potere per favorire la sua Mediaset. L’ambasciatore americano a Roma David Thorne cita come fonti ”funzionari” della tv di Murdoch per dare un quadro del settore televisivo in Italia in un ‘cable’ inviato a Washington nel febbraio 2010, alla vigilia dell’approvazione della legge Romani su internet e tv.
Il file è stato pubblicato in nottata dal quotidiano spagnolo El Pais, media partner di WikiLeaks, e riporta le ”preoccupazioni” dell’ambasciata americana sul decreto targato Romani, all’epoca ancora in fase di approvazione: ”Sembra essere scritto – è il parere di Thorne – per dare all’esecutivo margini di manovra per bloccare o censurare i contenuti internet”, tanto che potrebbe rappresentare ”un precedente per nazioni come la Cina, che copierebbero o citerebbero questa ‘giustificazione’ per il giro di vite sulla libertà di parola”.
Il dispaccio – classificato come ‘confidenziale’ – è interamente dedicato a spiegare al Dipartimento di Stato il funzionamento della legge (che sarà poi ampiamente emendata nei suoi punti piu’ controversi per il web) e le sue conseguenze, e reca il titolo: ‘Gli oppositori della proposta di legge italiana sul web dicono che soffoca la libertà e minaccia la democrazia’. E’ nel paragrafo conclusivo del ‘cable’ comunque (il ‘Comment’ dell’ambasciatore, generalmente riservato alle valutazioni dirette dell’estensore del documento) che sono contenuti i riferimenti ad una presunta azione del governo italiano volta a favorire gli interessi di Mediaset: ”Funzionari di Sky ci hanno detto che il viceministro Romani sta guidando gli sforzi all’interno del governo italiano per aiutare Mediaset di Berlusconi e per mettere Sky in svantaggio”. D’altra parte, prosegue il testo firmato da Thorne, ”questo è uno schema familiare: Berlusconi e Mediaset hanno usato il potere di governo in questo modo sin dai tempi dell’allora primo ministro Bettino Craxi”.