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Wikileaks, la Russia? Uno Stato “nelle mani della mafia”

di Maria Elena Perrero |29 Novembre 2010 10:05

Il premier russo Vladimit Putin

La Russia “è virtualmente uno Stato della mafia”. Così i diplomatici americani secondo i documenti di Wikileaks riportati dai siti di alcuni quotidiani Usa. La Russia e le sue agenzie usano i boss della mafia per effettuare le loro operazioni, la relazione è così stretta che il Paese è divenuto ”virtualmente uno stato della mafia”.

La reazione di Mosca. E’ prematuro commentare il giudizio su Vladimir Putin espresso da diplomatici americani secondo quanto emerso dai documenti pubblicati da Wikileaks. Lo ha affermato Vladimir Peskov, portavoce del premier russo Putin, citato da Interfax.

”Prima di esprimere giudizi o commenti si dovrebbe vedere il testo originale, se esiste. Poi controllare la correttezza della traduzione di certe parole ed espressioni. Solo dopo si potrà dire qualcosa”, ha detto Peskov.

Il portavoce ha aggiunto che è anche necessario chiarire il livello dei diplomatici e dei funzionari che hanno fatto questi commenti e in quali documenti. ”In questo modo si potrà stabilire se si riferivano a Putin o meno. Solo dopo sarà  possibile commentare”, ha sottolineato.

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