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Hitler aveva sangue ebreo? Lo dice Lavrov per conto di Putin

di Sergio Carli |3 Maggio 2022 9:22

Hitler aveva sangue ebreo? Lo dice Lavrov per conto di Putin

Hitler aveva sangue ebreo? La risposta sembra essere più no che sì ma la domanda non è infondata. Se la pone anche uno dei più seri storici tedeschi Joachim Fest, figlio di uno dei pochi intellettuali antinazisti perseguitato dal regime. 

La ipotesi riferita da Fest è che la bisnonna del Fuhrer  avrebbe ricevuto per anni un assegno mensile di mantenimento da un ricco ebreo di Graz, in Austria, presso il quale era stata a servizio in gioventù. In quella casa, il figlio diciannovenne della famiglia Frankenberger l’avrebbe sedotta, messa incinta e abbandonata.

Ma, avverte lo storico, sono notizie di seconda mano, non documentate se non da riferimenti fatti al processo di Norimberga.

 Secondo WIkipedia, nessun Frankenberger risulta registrato a Graz in quel periodo, intorno al 1830 e non esiste traccia della esistenza di Leopold Frankenberger, Inoltre risiedere in Styria era illegale da 400 anni.

Se ne è riparlato in queste ore perché il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, l’ha buttata là papale papale parlando a una tv italiana.

Ne è nato un putiferio di polemica che ha coinvolto mezzo mondo.

Aver tempo da perdere per discussioni del genere è indice del tanto tempo che abbiamo a disposizione per cose inutili. 

Queste cose inutili peraltro avvelenano l’atmosfera e sono una tessera di un mosaico di bugie disegnato da Putin in questi 10 anni. Sulla scia di una azione distruttrice avviata un secolo fa da Lenin e Stalin.

Ma le parole di Lavrov sono anche rivelatrici dell’antisemitismo dei russi. Che Stalin abbia ucciso molti ebrei è cosa nota, che il regime comunista sovietico abbia perseguitato gli ebrei è provato da quanti ebrei russi e ucraini si sono rifugiati (spintaneamente) in Israele. Paradossalmente, eminenti oligarchi che hanno in mano la Russia sono ebrei (vedi Abramovic). Lo hanno spiegato col fatto che gli ebrei, esclusi dai lavori statali nell’Unione Sovietca e costretti a ingegnarsi per sopravvivere, alla caduta del comunismo, che ti dava il pane ma ti asciugava il cervello, erano gli unici con la testa funzionante.

Tutto questo, comunque, a me interessa ben poco. Io so che se l’Italia è passata dalla miseria in cui si districavano i miei nonni e i miei genitori alla sesta/ settima potenza industriale del mondo, non è grazie al comunismo ma alla appartenenza all’occidente capitalista e decadente, che comunisti e preti detestano. Tutto il resto è aria fritta.

 

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