Calciomercato Milan, Berlusconi pensiona Seedorf: “Ho già un nome in testa”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Maggio 2014 - 09:34 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi arriva alla Sacra Famiglia per i servizi sociali (lapresse)

Silvio Berlusconi arriva alla Sacra Famiglia per i servizi sociali (lapresse)

MILANO – Silvio Berlusconi, alla fine della giornata di servizi sociali con gli anziani alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone, ‘pensiona’  l’allenatore del Milan Clarence Seedorf con la seguente stoccata: “Ho già un nome in testa per il prossimo anno. Qui in tanti potrebbero gestire lo spogliatoio del Milan”.

Ne parla in maniera approfondita La Gazzetta dello Sport in un articolo a firma di Alessandra Bocci, pubblicato nella prima pagina dell’edizione odierna della ‘rosea’. Riportiamolo di seguito.

“Dopo settimane di silenzio, Silvio Berlusconi è tornato a parlare di Milan e di Seedorf, ma chi si aspettava alla fine parole che consolidassero l’olandese ha sentito frasi di tutt’altro significato. Il pigmalione di Clarence, l’uomo che lo ha voluto sulla panchina rossonera, viaggia ora a distanze siderali dall’ex pupillo. Fine dell’empatia.

L’altro ieri Berlusconi aveva lasciato tutto gelidamente in sospeso, dicendo: «Decideremo tutti insieme alla fine della stagione». Ieri invece il presidente ha affondato il colpo in un’intervista esclusiva a TeleLombardia. Gli stavano chiedendo del suo primo giorno di servizi sociali alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone, gli stavano domandando se ai rossoneri presenti avesse dato anticipazioni sul futuro di Seedorf. La risposta è stata una frustata. «A Cesano Boscone ho incontrato tante persone che potrebbero tenere in mano lo spogliatoio del Milan e farsi amare dai giocatori».

Ormai la trama di questo clamoroso cambio di atteggiamento è svelata: i metodi di lavoro di Seedorf e le sue relazioni con il capitale umano presente a Milanello non sono ritenuti efficienti e soddisfacenti dal capo dell’azienda, che ora però dovrà penare non poco a cercare di liberarsi di un contratto onerosissimo da lui stesso avallato pochi mesi fa. La strada della controversia legale non è considerata praticabile né tantomeno auspicabile da un punto di vista di immagine. Si cercherà quindi una separazione consensuale da Seedorf, che vista la situazione attuale sembra abbastanza improbabile da raggiungere. D’altra parte, sarebbe difficile per il Milan ingaggiare un altro allenatore come Spalletti e sommare un altro ingaggio pesante a quello dovuto all’olandese fino al giugno 2016.

Dunque, è obbligatoria la soluzione low cost ? Anche questo non è detto, ma ovviamente il debuttante Inzaghi viaggia assai più leggero dei colleghi più esperti candidati alla panchina rossonera. «Io un allenatore in testa ce l’ho, ma non lo dico», ha sussurrato ieri Berlusconi uscendo dagli studi di TeleLombardia. E quando qualcuno gli ha fatto il nome di Inzaghi, Berlusconi ha dribblato la questione con un «ehhhh» che dice tutto o niente. Dunque, il casting è ancora in atto, e un nome non si avrà prima della fine della stagione. Soprattutto non prima di aver capito come può finire la vicenda Seedorf sul piano economico.

Quello che è evidente adesso è che i rapporti fra presidente e allenatore non sono più idilliaci, e che Berlusconi ha probabilmente deciso di far sentire la sua voce colpito dal consenso crescente raccolto da Seedorf. Il resto alla prossima puntata, magari già questo pomeriggio a Milanello durante la conferenza stampa pre Atalanta-Milan. Il problema è che forse tutti i protagonisti vorrebbero parlare chiaramente, ma non tutti, almeno per ora, possono farlo”.