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Cina, il ribelle di Tienanmen che non riesce a farsi arrestare: “È dal 2009 che cerco di costituirmi”

di Gianluca Pace |26 Novembre 2013 12:02

Cina, il ribelle di Tienanmen che non riesce a farsi arrestare: “È dal 2009 che cerco di costituirmi”

PECHINO (CINA) – Wuer Kaixi, classe ’68, era uno dei giovani che sfilò in piazza Tienanmen e nel giugno 1989, in seguito alla sanguinosa repressione della rivolta riuscì a fuggire all’estero. Negli elenchi della polizia cinese è “il ricercato numero due”. Ieri Wuer Kaixi è ricomparso a Hong Kong, al posto di polizia dell’aeroporto internazionale. Voleva arrendersi ed essere portato in Cina. Dopo 24 anni voleva rivedere i genitori e forse perché pensa che sia ora di chiudere i conti con il passato ma gli ufficiali di polizia dell’aeroporto di Hong Kong (che è territorio speciale della Repubblica popolare dopo la fine dell’era coloniale britannica nel 1997) hanno respinto la richiesta del “ricercato” e lo hanno espulso, caricandolo sul primo aereo in partenza per Taiwan.

Nessuna cattura, nessuna estradizione verso Pechino, nessun processo per Wuer Kaixi, perché significherebbe parlare di quello che in Cina si definisce “l’incidente della Tienanmen”.

“È dal 2009 che cerco di costituirmi – dichiara Wuer Kaixi –  perché voglio rivedere i miei genitori prima che muoiano, anche a costo di doverlo fare attraverso le sbarre di una cella. Ma il governo cinese che ha ordinato il mio arresto allo stesso tempo mi impedisce di tornare”

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