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Imu 2013, il Giornale: “Odissea, nuovo aumento e Pd rispolvera tobin tax”

di Gianluca Pace |11 Dicembre 2013 12:14

Imu 2013, il Giornale: “Odissea, nuovo aumento e Pd rispolvera tobin tax”

ROMA – Lunedì scade la seconda rata Imu con sorpresa: importi maggiorati rispetto all’acconto di giugno. Un esempio: se l’aliquota passa dal minimo al massimo (cioè dallo 0,76%all’1,06%) su un va­lore catastale di 100mila euro, il contribuente dovrà versare un saldo di 680 euro contro i 380 eu­ro dell’acconto.

L”articolo di Gian Battista Bozzo sul Giornale:

Non solo. Mentre il maxi-sal­do non è certo per tutti i 15,3 mi­lioni di cittadini interessati, un aumento è scontato per tutte le 700mila imprese che verseran­no l’Imu. Per capannoni, alber­ghi, centri commerciali e altri immobili della categoria cata­stale «D», il moltiplicatore della base imponibile è passato dal 60% al 65%, con un incremento generalizzato superiore all’8%. Anche questo aumento si scari­ca interamente sul saldo di di­cembre. Si dovrà pagare l’Imu anche sui terreni agricoli non coltivati o sui fondi affittati a ter­zi, o ancora sui terreni coltivati dai proprietari che non hanno la qualifica di imprenditore agricolo o coltivatore diretto.
Il tutto in un marasma di in­certezze normative e ritardi nel comunicare le aliquote: basti pensare che l’ultimo giorno uti­le per rendere pubbliche le eventuali maggiorazioni nei si­ti internet dei Comuni era lo scorso lunedì. L’erario si aspet­ta almeno 10 miliardi e mezzo di entrate,che potrebbero esse­re­di più con l’aumento delle ali­quote, più 4 miliardi abbondan­ti dal conguaglio per i rifiuti e un miliardo dalla maggiorazio­ne Tares che andrà allo Stato.
Quanto alla cosiddetta «mini­Imu» – il versamento del 40% del conguaglio fra l’Imu 2012 e 2013 sulla prima casa – fissata per gennaio, alla Camera emer­ge una soluzione piuttosto pa­sticciata. In breve: il contri­buente versa la «mini-Imu», poi il Comune gli consente di detrarla dalla Tasi (la nuova tas­sa sulla casa) e allo stesso tem­po au­menta l’aliquota sugli im­mobili dal terzo in poi per recu­perare il gettito. Alla fine, paga chi possiede più di due immobi­li.
Il tutto è contenuto in un emendamento Pd alla legge di Stabilità, presentato alla com­missione Bilancio della Came­ra, che da domani incomincia a esaminare le proposte di modi­fica. Fra gli emendamenti an­che una revisione della cosid­detta «Tobin tax»,l’imposta sul­le transazioni finanziarie. Do­po l’esperienza fallimentare della versione attuale della tas­sa, che ha fruttato 159 milioni contro il miliardo previsto. La proposta del Pd prevede una doppia aliquota: una dello 0,01% sulle operazioni nei mer­cati regolamentati e dello 0,1% su quelli non regolamentati. Una tassa che rischia di strozza­re il già asfittico mercato finan­ziarioitaliano. La commissione esaminerà anche la proposta di «Google tax» sui profitti dei giganti del web generati in Italia, e quella di aumentare le tasse sui giochi per indicizzare un maggior nu­mero di pensioni. Confermato anche l’emendamento che isti­tuisce un fondo, alimentato dai supposti risparmi della spen­ding review , destinato alla ridu­zi­one del cuneo fiscale per lavo­ratori e imprese.

 

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