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Stamina, Angelo Vescovi: “Davide Vannoni sta solo illudendo chi soffre”

di admin |5 Dicembre 2013 13:31

Davide Vannoni (Foto LaPresse)

ROMA – “Davide Vannoni sta solo illudendo chi soffre”. Angelo Vescovi, professore della Bicocca di Milano da anni impegnato nella ricerca contro la Sla, lo dice in un’intervista a Elena Dusi per Repubblica. Vescovi sostiene che Vannoni non ha presentato prove che il Metodo Stamina sia efficace: “Se si sostiene che un elefante vola, poi bisogna dimostrarlo”.

Vescovi a Repubblica dice:

“«Se il Metodo Stamina è efficace, cosa ci vuole a tirare fuori le prove? Il professor Vannoni impiegherebbe pochi secondi a convincerci. Invece siamo di fronte a un metodo che non vogliono divulgare e a risultati che non trovano riscontri. Un po’ poco per fidarsi»”.

Nelle sperimentazioni, spiega Vescovi, la voce del paziente non aiuta a valutare i risultati, servono criteri oggettivi:

“«Si misura la condizione del malato prima, durante e dopo il trattamento. Seguendo una procedura così rigorosa alla fine si può stabilire se il miglioramento c’è. Questo metodo standardizzato vale in tutto il mondo e ci ha permesso di fare trapianti di cuore, di fegato, terapia genica e di applicare migliaia di altre cure mediche. E noi dovremmo abbandonare regole così solide per seguire una persona che si rifiuta di rivelare il suo metodo e non dà nessuna provadei risultati che sbandiera?»”.

Per Vescovi quindi Stamina illude i malati e coloro che soffrono:

“«È un’illusione, non una speranza. Il professor Vannoni insegna psicologia all’università e queste cose dovrebbe conoscerle. Sperare nel nulla vuol dire illudersi e Stamina sta illudendo i pazienti facendo leva sulla loro fragilità emotiva»”.

A Repubblica Vescovi spiega che valutare il metodo di Vannoni è difficile:

“«Una malattia come la distrofia colpisce 40 chili di muscoli. Per ipotizzare di curarli, bisognerebbe infondere nel corpo dei malati 20 chili di staminali. Non conosco il loro metodo perché appunto non è stato divulgato, ma mi pare che sia troppo poco supportato dalla realtà»”.

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