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Alzheimer, il farmaco Aducanumab è una speranza ma non ancora una cura. Quando arriva in Italia, quanto costa

di Redazione Blitz |8 Giugno 2021 9:57

Alzheimer, il farmaco Aducanumab è una speranza ma non ancora una cura. Quando arriva in Italia, quanto costa FOTO ANSA

Contro l’Alzheimer una speranza c’è, ma una cora ancora no, perché il farmaco Aducanumab è stato sì approvato negli Usa dalla Fda, ma manca tutto l’iter della sperimentazione. Questo vuol dire che non c’è la certezza che un domani il farmaco contro l’Alzheimer possa finire in commercio. Occorre aspettare i risultati della sperimentazione che ancora deve cominciare.

Ad ogni modo il via libera dell’Fda al farmaco Aducanumab è un segnale importante e di speranza. Arrivato dopo vent’anni di fallimenti della ricerca in questo campo. Secondo l’ente americano, che comunque ha chiesto un nuovo test clinico, la terapia messa a punto da Biogen ha le potenzialità per rallentare il decorso della malattia. Insomma sembrerebbe rallentare il declino cognitivo causato dall’Alzheimer.

Aducanumab, quanto costa? Quando arriva in Italia?

Questo anticorpo monoclonale è il primo farmaco progettato per influenzare il decorso della malattia rallentando il deterioramento delle funzioni cerebrali e non solo per alleviare i sintomi.  Secondo indiscrezioni il prezzo di questa terapia potrebbe arrivare a 50mila dollari l’anno. La terapia consiste in una iniezione al mese per via endovenosa che nella terapia contro l’Alzheimer contribuirebbe a rallentare il declino cognitivo dei pazienti che si trovano allo stadio iniziale della malattia.

Si tratta del primo trattamento che interessa il decorso e non si limita ad aggredire i sintomi della demenza. “Siamo consapevoli dell’attenzione che circonda questa approvazione – ha affermato Patrizia Cavazzoni, che dirige il Center for Drug Evaluation and Research dell’Fda -. Sappiamo che la terapia ha generato l’attenzione della stampa, dei pazienti e di molti soggetti interessati”. Difficile quindi al momento poter rispondere alla domanda su quando lo vedremo in Italia.

Una speranza sì, ma una cura vera e propria ancora no

La stessa Fda ha ammesso che gli studi presentati non hanno fornito prove di efficacia complete e per questo ha approvato il farmaco a condizione che l’azienda che l’ha messo a punto – la Biogen – conduca un nuovo studio clinico. Negli anni che serviranno perché lo studio sia completato il farmaco sarà comunque a disposizione dei pazienti, ha specificato l’agenzia. E se lo studio post mercato, quello di cosiddetta Fase 4, dovesse fallire nel dimostrare l’efficacia del farmaco, la Fda revocherà l’approvazione.

 

 

 

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