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Fecondazione assistita: nel 2013 oltre 12mila bimbi nati in provetta, 30% mamme over 40

di Silvia Di Pasquale |1 Luglio 2015 20:13

Nel 2013 oltre 12mila i bimbi nati in provetta

ROMA –  Fecondazione assistita: nel 2013 oltre 12mila bimbi nati in provetta, 30% mamme over 40.  Lo afferma il ministero della Salute nella relazione trasmessa al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 40. Nel 2013 risultano 369 i centri di PMA autorizzati in Italia con 91.556 cicli di trattamento iniziati su 71.741 coppie, 15.550 gravidanze ottenute, 13.770 gravidanze monitorate, 10.350 parti ottenuti con 12.187 bambini nativi vivi che rappresentano il 2,4% del totale dei nati in Italia nel 2013 e, pur aumentando lievemente rispetto al 2012 (quando era pari al 2,2%), resta inferiore al valore massimo di 12.506 ottenuto nel 2010.

Si conferma la tendenza all’aumento del numero di centri privati, nonostante il maggior numero dei trattamenti di fecondazione assistita (64,8%) venga effettuato nei centri pubblici e privati convenzionati. L’accesso alle tecniche di PMA di donne in età sempre più avanzata è dovuta, secondo l’analisi del ministero, alla tendenza per cui, nel nostro paese, si cerca di avere figli in un’età sempre più elevata, quando la fertilità è ridotta. Questo fenomeno implica anche che la scoperta dell’infertilità si verifichi ad un’età nella quale anche l’efficacia delle tecniche di procreazione assistita è limitata. Ad esempio per le tecniche a fresco di II e III livello la percentuale di gravidanze per ciclo iniziato, da 43 anni in su, è del 4.6%, gravidanze che hanno un esito negativo nel 63.1% dei casi.

”Le tecniche di PMA rappresentano sicuramente un’opportunità importante per il trattamento della sterilità, ma non sono in grado di dare un bambino a tutti” afferma il ministero che ricorda il recente Piano Nazionale per la Fertilità approvato proprio per rendere consapevoli i cittadini sul ruolo della fertilità nella loro vita, sulla sua durata e su come proteggerla evitando comportamenti che possono metterla a rischio.

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