Gran Bretagna: luglio giorno della liberazione, ottobre 40mila contagi al giorno. Messaggio è…

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 18 Ottobre 2021 - 09:58 OLTRE 6 MESI FA
Gran Bretagna: luglio giorno della liberazione, ottobre 40mila contagi al giorno. Messaggio è...

Gran Bretagna: luglio giorno della liberazione, ottobre 40mila contagi al giorno. Messaggio è… FOTO ANSA

Gran Bretagna festeggiò a luglio il giorno della liberazione, non dal coronavirus perché questo non era nella cose, ma dagli effetti sociali del coronavirus. A Luglio la Gran Bretagna disse basta con distanziamenti, mascherine, con tutto ciò che aveva fatto la vita quotidiana diversa da quella che era prima del Coronavirus e susseguente Covid. Non decretò la fine della pandemia la Gran Bretagna, sarebbe stato impensabile farlo (anche se qualcuno qua e là per il mondo pensa che la pandemia possa essere abolita dalla volontà popolare, per via di decreto, meglio referendum). Disse a luglio la Gran Bretagna basta alla vita ristretta per non contagiarsi.

Tre mesi dopo…

Tre mesi dopo la Gran Bretagna registra da molti giorni una persistente media di circa 40 mila contagi al giorno. Media di contagi giornalieri che si traduce in una media di circa cento morti al giorno per Covid. Numeri che il governo e la società britannica ritengono di poter reggere. Sulla sostenibilità di questo livello della pandemia qualche dubbio ci può essere e c’è. Ma quel che caratterizza la postura britannica di fronte al Covid al tempo dei vaccini è il messaggio complessivo.

Il Covid al tempo dei vaccini

Il messaggio britannico è: chi vuole vaccinarsi si vaccini, i vaccini ci sono, chi vuole contagiarsi si contagi, gli ospedali ci sono. Liberi tutti sì, ma liberi anche in questo senso. Liberi di evitare pesanti conseguenze in caso di contagio vaccinandosi. Liberi di rischiare di morire non vaccinandosi. Basteranno sia ospedali e terapie intensive che vaccini, ognuno scelga quel che preferisce. Un messaggio che appare, solo appare, rozzo. Un messaggio molto diverso da quello che viene dall’Italia dove invece è Green Pass.

Green Pass che come strumento di pedagogia sociale, come assunzione di responsabilità collettiva e riparo se non rimedio al diffuso deficit di realtà, come concreto memento dell’esistenza dei doveri oltre che dei diritti, in tutte queste accezioni Green Pass ha significato e funziona. Come misura effettiva anti contagio Green Pass funziona molto meno, nella realtà quotidiana è vissuto e praticato più come incombenza burocratica che come misura sanitaria, per moltissimi italiani non è è una mascherina ma una patente. Quindi anche per l’Italia potrebbe venire il momento di dire: vaccini ci sono, ospedali pure, fate un po’ voi. I  No Pass-No Vax se lo meritano.