X

Infarto, occhio ai “fans”. Antidolorifici aumentano i rischi cardiovascolari

di Daniela Lauria |30 Maggio 2013 14:18

Infarto, occhio ai “fans”. Antidolorifici aumentano i rischi cardiovascolari

ROMA – Attenzione ai “Fans” dell’infarto, dove Fans non sta per improbabili tifosi dell’arresto cardiaco, ma è l’acronimo di Farmaci antinfiammatori non steroidei. In pratica sono i comuni antidolorifici, quelli che generalmente si prendono per un banale mal di testa o dolori mestruali, e il cui uso massiccio e prolungato può aumentare di circa un terzo il rischio di morte per eventi cardiovascolari.

Sono i risultati di una ricerca condotta dal MRC Clinical Trial Service Unit & Epidemiological Studies Unit (CTSU) presso la University of Oxford diretti dal professor Colin Baigent, in collaborazione con il professor Carlo Patrono, Ordinario di farmacologia all’Università Cattolica di Roma.

Lo studio, pubblicato sulla rivista britannica The Lancet, mette a confronto i risultati di 639 trial clinici per un totale di oltre 300.000 persone. Il rischio è legato ad alcuni principi attivi generalmente utilizzati nella composizione di tali farmaci: l’ibuprofene e il diclofenac. Mentre più sicuro è il naprossene perché ha effetti protettivi che contrastano la potenziale cardiotossicità.

Non per tutti il rischio è lo stesso, sia chiaro. Quelli che hanno maggiori probabilità di andare incontro agli effetti nefasti dei Fans sono quei pazienti in cura con alte dosi e per tempi prolungati. Per loro è più alto il rischio di complicanze cardiache e da 2 a 4 volte maggiore la probabilità di andare incontro a emorragie gastrointestinali.

Il professor Baigent infatti sottolinea che “questi rischi riguardano persone con artrosi o artrite che hanno bisogno di alte dosi di Fans e di una terapia prolungata. Un breve trattamento con dosi più basse degli stessi farmaci è relativamente sicuro”. Perciò se domattina vi svegliate con un terribile mal di testa non è necessario soffrire, un moment non potrà certo uccidervi.

Scelti per te