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Tumori per la prima volta in calo. Un malato su quattro è guarito, più sopravvissuti. Ma pancreas e melanoma…

di Redazione Blitz |24 Settembre 2019 14:24

Tumori per la prima volta in calo. Un malato su quattro è guarito, più sopravvissuti. Ma pancreas e melanoma... (foto Ansa)

Tumori per la prima volta in calo. Un malato su quattro è guarito, più sopravvissuti. Ma pancreas e melanoma… (foto Ansa)

ROMA – Tumori per la prima volta in calo in Italia. Sono cifre ufficiali: le diagnosi di tumore in Italia nel 2019 sono state finora circa 371 mila, duemila in meno del corrispondente periodo del 2018. Anno, il 2018, in cui le diagnosi di tumore o cancro che dir si voglia erano aumentate di quattromila unità rispetto al 2017. Ed era questo un trend che appariva stabilizzato e in fondo ineluttabile. Invece, sia pur di poco, ci sono meno tumori nella popolazione italiana.

Non è l’unico dato buono. Il più buono di tutto è quello relativo a quanti colpiti dal tumore poi lo estirpano definitivamente, ritrovando una aspettativa e qualità di vita paragonabili e quelle prima della malattia. Sono il 25 per cento degli ammalati, uno su quattro ce la fa, ce la fa del tutto. Uno su quattro dal tumore è guarito. Ancora pochi, però un’enormità rispetto a quando il tumore era il male per definizione incurabile,

E aumenta il numero di coloro che sopravvivono, che vivono, convivono col tumore. Ora sono tre milioni e mezzo, nel 2006 erano 2,2 milioni, nel 2010 erano due milioni e mezzo, nel 2015 erano tre milioni. Sono uomini e donne che vivono con il cancro, lo curano, lo combattono, lo soffrono. Talvolta, non di rado, perdono la battaglia terapeutica e soccombono al tumore. Ma il fatto che aumenti il numero di coloro che vivono con un tumore addosso vuol dire che aumenta l’efficacia delle cure e cresce la possibilità di non morirci di tumore.

A cinque anni dalla diagnosi di tumore sopravvivono alla malattia il 63 per cento delle donne e solo il 54 per cento degli uomini. La differenza non è genetica, sta nel maggior numero di chek medici cui la donna va incontro nella vita.

Tumori che colpiscono più al Nord e quindi al Centro Italia che al Sud. Meno controlli medici per i cittadini del Meridione spiegano in parte. In buona altra parte è stile di vita (alimentazione soprattutto) a determinare minore insorgenza di tumori nel Sud Italia. Ma nel Sud si guarisce meno, si sopravvive meno e si muore di più di quanto non avvenga nel Centro e soprattutto nel Nord dove maggiore è l’incidenza dei casi di cancro.

Tumori, quale la classifica dei più diffusi? Primo il tumore alla mammella. Segue il tumore al colon retto. Quindi il tumore al polmone. Poi il tumore alla prostata. Quindi il tumore alla vescica. Sono i tumori più diffusi, non quelli in classifica più letali.

Di tumore alla mammella si sopravvive ormai nella quasi generalità dei casi. Il tumore al colon retto è in calo e ci sono cure efficaci. Il tumore al polmone invece resta big killer, cala la sua incidenza tra gli uomini, cresce tra le donne (abitudini relative al fumo). Tumore alla prostata ora raramente significa decesso.

Crescono però in pericolosità e diffusione il tumore al pancreas e il melanoma. Il primo uccide quasi senza eccezione, il secondo si diffonde ad una inquietante velocità.       

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