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Vaccino influenza, 13 morti sospette. Lorenzin: “I primi test sono negativi”

di Emiliano Condò |29 Novembre 2014 20:19

Vaccini, 11 morti sospette. Dopo il FLUAD nel mirino anche Agrippa

TORINO – Vaccini influenza, i casi di morte sospetta dopo la somministrazione salgono a 13. Per il ministro Beatrice Lorenzin, però, “i primi risultati dei test che si stanno effettuando sui lotti sequestrati stanno dando esito negativo” e “non evidenziano una correlazione tra le morti sospette e i vaccini antinfluenzali assunti”. Non solo: per l’Agenzia europea del Farmaco non c’è nessun “nesso dimostrato” tra la somministrazione dei vaccini anti influenza e la morte dei pazienti.

Parole che però non rassicurano. Perché in Italia piovono casi sospetti e aumenta la psicosi.  I casi sospetti di morte successiva alla somministrazione del vaccino sabato 29 novembre diventano 13.

In ordine cronologico gli ultimi due  da approfondire vengono dall’Abruzzo.  Un uomo di 89 anni è deceduto in casa a Francavilla al Mare (Chieti). Dalle prime informazioni si sarebbe vaccinato lo scorso martedì forse proprio con il Fluad. In corso accertamenti. L’altro caso nell’area frentana, vicino Lanciano (Chieti), è sempre un anziano, morto per ictus.

Un altro caso di morte sospetta viene dalla provincia di Cuneo e rischia di allargare le dimensioni del caso. Un uomo di 68 anni è morto  dopo la somministrazione dell’Agrippal, un vaccino antinfluenzale prodotto dalla Novartis diverso da quello ritirato per le morti sospette. Il caso, è stato segnalato per precauzione dal medico di base della vittima a Regione Piemonte e autorità giudiziaria.

Al momento, in ogni caso,  sono 11 i casi su l’Aifa sta indagando mentre si moltiplicano le segnalazioni di cittadini di casi possibili. Per l’Agenzia italiana, si tratta di un aumento delle segnalazioni dovuto all’effetto mediatico delle notizie.  Che il confine tra l’allarme e la psicosi sia sottilissimo lo fa chiaramente capire la cronaca di queste ultime ore. Tra Regioni che bloccano la campagna vaccinale e regioni che invece la continuano, la situazione è tutt’altro che chiara.

A Prato, per esempio, è stata disposta dalla procura la riesumazione della salma dell’uomo di 89 anni morto il 25 novembre, il giorno dopo essere stato vaccinato con una dose dell’antinfluenzale Fluad appartenente a uno dei lotti poi ritirati e il cui caso è stato segnalato all’Aifa. La riesumazione è stata decisa per poter effettuare l’autopsia necessaria per far luce sulle cause del decesso dell’anziano.    Il procuratore capo di Prato Antonio Sangermano ieri aveva aperto un fascicolo di indagine sul decesso e tenuto anche un incontro con i dirigenti dell’Asl e carabinieri del Nas di Firenze, in seguito alla notizia della segnalazione del caso sospetto e una relazione dall’Azienda sanitaria. I sospetti di un possibile nesso tra la morte dell’89enne e la vaccinazione sono emersi giovedì, giorno in cui l’Aifa ha bloccato i due lotti di Fluad. Il medico di famiglia dell’anziano ha ricollegato i due eventi e ha segnalato il caso. L’89enne nel frattempo era già stato tumulato: i funerali si sono svolti mercoledì scorso.

A Rosia, in provincia di Siena, invece, i Nas sono entrati   nella sede della Novartis.  Secondo quanto appreso, i militari si sarebbero recati nello stabilimento per sequestrare eventuali giacenze dei due lotti di vaccino ritirati. Nei magazzini dell’azienda tuttavia non sarebbe stata trovata nessuna confezione.

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