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Variante Covid inglese non è più letale: sintomi, caratteristiche e cosa cambia (niente) per il vaccino

di Redazione Blitz |21 Dicembre 2020 8:07

Variante Covid inglese non è più letale: sintomi, caratteristiche e cosa cambia per il vaccino (Foto Ansa)

Tutti parlano della variante inglese del Covid. Tutta Europa è impaurita dalla diffusione di questa variazione del virus. Anche in Italia c’è il primo caso ufficiale (a Roma). Ma perché fa così paura questa variante? E’ davvero così diversa rispetto al Coronavirus “classico”?

Innanzitutto va detto che (per quello che se ne sa a oggi) secondo gli esperti non è più letale dei ceppi precedentemente individuati. E non dovrebbe creare essere “immune” ai vaccini ormai sviluppati e presto in commercio. Questo almeno sostiene Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità

I sintomi della variante inglese sono, a oggi, gli stessi del Coronavirus. Ovvero febbre, difficoltà respiratorie, spossatezza, perdita di gusto e olfatto, eccetera. La caratteristica che lo differenzia dagli altri ceppi del Covid è la velocità nella trasmissione.

Variante inglese Covid fa paura: Gran Bretagna isolata

La variante inglese del Covid crea ulteriore scompiglio in Europa. Dappertutto, inclusa l’Italia, sospesi i voli con la Gran Bretagna. La variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna è stata tra l’altro già rintracciata anche in Olanda, Danimarca, Australia e forse Sudafrica.

“E’ fuori controllo”, hanno ammesso le autorità a Londra, tanto da far raddoppiare i contagi nel Regno in appena una settimana.

Variante inglese più contagiosa

Il nuovo ceppo del Covid spaventa soprattutto perché è altamente contagioso – fino al 70% in più a Londra e nel sud-est dell’Inghilterra – tanto da costringere il governo britannico ad imporre il lockdown nella capitale.

L’Oms ha fatto sapere di essere in “stretto contatto” con gli uomini di Boris Johnson, e nel frattempo ha invitato tutti i governi europei a “rafforzare le proprie procedure di controllo e prevenzione”. Non è ancora detto che la malattia sia più letale, anzi c’è chi lo esclude, ma c’è la possibilità che “incida sui metodi diagnostici”, ha avvertito l’organismo Onu.

Quanto al vaccino, invece, secondo l’università di Oxford (che sta lavorando al farmaco con AstraZeneca) la nuova variante “non preoccupa”.

Gran Bretagna isolata dall’Europa (e dall’Italia)

Per evitare brutte sorprese, comunque, le cancellerie europee hanno deciso di correre ai ripari, di fatto isolando la Gran Bretagna. La stretta, come spesso accade in ambito Ue, è avvenuta in ordine sparso. Ha iniziato l’Olanda, sospendendo i voli con Londra fino al primo gennaio. Poi è stato il turno del Belgio (anche i treni) e dell’Italia.

L’ordinanza, annunciata dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e firmata dal titolare della Salute Roberto Speranza, è già entrata in vigore, fino al 6 gennaio. E l’ultimo volo della British da Londra è atterrato nel pomeriggio di domenica 20 dicembre a Fiumicino.

Una decisione preso dopo un “confronto con gli scienziati”, ha spiegato Speranza. Lo stop ai voli è stato deciso anche dalla Germania che, come presidente di turno dell’Ue, si è attivata per fare il punto della situazione con i partner.

Convocando una videoconferenza a cui hanno partecipato Angela Merkel, Emmanuel Macron, Ursula von der Leyen e Charles Michel (assente l’Italia) nel tentativo di trovare una risposta comune a questa nuova emergenza.

L’orientamento generale, secondo quanto filtra dal governo tedesco, sembra essere quello di uno stop ai voli con Londra da parte di tutti i 27, anche con una limitazione dei traghetti e dei collegamenti stradali attraverso il tunnel sotto la Manica, mentre solo il trasporto merci continuerà a funzionare normalmente. Francia e Irlanda sono già andate oltre, interrompendo tutti i collegamenti “per almeno 48 ore”. (Fonte Ansa)

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