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La giornata degli stati vegetativi nell’anniversario della morte di Eluana: è scontro

di luiss_smorgana |3 Dicembre 2010 13:36

Il giorno della morte di Eluana Englaro, il 9 febbraio, diventa la Giornata nazionale degli stati vegetativi ed è scontro. Il via libera per questa giornata è arrivato dal Consiglio dei Ministri del 26 novembre scorso. Una ”proposta sbagliata”, dice il Direttore del Centro di Ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, prof.Adriano Pessina.

”La decisione del Governo di istituire una Giornata nazionale degli stati vegetativi – afferma Pessina – va considerata positivamente in quanto pone all’attenzione pubblica la necessità di garantire sostegno alle famiglie e ai centri che si fanno carico di questa difficile condizione clinica, senza rassegnazione, senza rinunciare alla speranza di una ripresa e con la serena capacità di esercitare una perseveranza assistenziale a tutto campo. E tuttavia, questi stessi motivi – spiega – inducono però a ritenere sbagliata e non condivisibile la proposta di celebrare questa giornata il 9 febbraio, data della morte di Eluana Englaro”.

”Il caso Englaro è, appunto – sottolinea Pessina – un caso, che non può e non deve diventare il simbolo di nessuna battaglia”. Quindi il no netto di Pessina contro ”le spregiudicate forme di propaganda mass mediatica che sfruttano vicende personali per consolidare deboli e confuse teorie bioetiche non possono essere prese d’esempio e non andrebbero mai imitate”.

Parla di una ”inutile provocazione” il senatore del Pd, Ignazio Marino e lo fa proprio dalla città dove è sepolta Eluana, a Paluzza (Udine). La donna mori’ il 9 febbraio 2009 dopo 17 anni di stato vegetativo in seguito a un incidente stradale. La scelta della data, secondo Marino ”dimostra come questo Governo non vuole assolutamente affrontare questi argomenti cosi’ importanti per tutti con uno spirito sereno e il piu’ lontano possibile dai conflitti”.

In tal senso, sottolinea Marino, parlano i numeri: ”Per il 2011 – riferisce il senatore – per l’aiuto ai disabili e ai pazienti terminali, il Governo ha stanziato (e’ nella legge sulle cure palliative) un milione di euro in tutto il Paese, il che significa poter arrivare ad aiutare lo 0,05% delle persone in quelle condizioni. La Germania, con una popolazione di poco superiore, per lo stesso anno 2011 ha stanziato 240 milioni di euro. Penso che tra 240 milioni di euro e un milione – ha concluso il parlamentare del Pd – non ci sia bisogno di grandi analisi”.

Contro la scelta della data anche Maria Antonietta Farina Coscioni secondo la quale ”è una vergogna che il Governo abbia proclamato ‘giornata per la vita’ il giorno della morte di Eluana Englaro”. Il giorno dell’approvazione della data della Giornata degli stati vegetativi, il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, aveva detto che ”con questa giornata il ricordo di Eluana non sarà più una memoria che divide, ma un momento di condivisione per un obiettivo che ci unisce tutti”. E, intervenendo alla trasmissione di Massimo Giletti, Domenica in..L’Arena, la stessa Roccella ha ribadito il no al ”diritto di essere uccisi”.

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