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Acqua alta a Venezia, paura a Vicenza. Disagi in Friuli, Alto Adige e Liguria. Evacuato lo scalo di Parigi per neve

di admin |24 Dicembre 2010 18:33

Paura per una nuova alluvione a Vicenza

Piogge, disagi, allagamenti e neve: per l’Italia, specialmente a Nord, è una vigilia all’insegna del maltempo. Gli aeroporti sono in tilt e a Parigi è stato evacuato per neve  lo scalo di Roissy.

A Venezia nella notte c’è stata una marea eccezionale: l’acqua alta ha raggiunto all’1.40 un picco di 144 centimetri. Secondo le previsioni del Centro maree del Comune, il fenomeno si ripresenterà anche oggi con una massima di 115 centimetri (marea molto sostenuta).

Ed e’ stata una notte di paura quella appena trascorsa a Vicenza. A ponte degli Angeli il livello del fiume Bacchiglione, che attorno alle 23 era sceso a 4.80 metri, a causa delle persistenti piogge è aumentato progressivamente nelle ore successive sino ad arrivare a un massimo di 5.34 metri nelle prime ore del mattino, ad alcune decine di centimetri dal rischio di alluvione. Alcune strade del centro storico, già allagate lo scorso 1 novembre, sono state chiuse in via precauzionale. La situazione è andata migliorando, ma rimane la preoccupazione e la paura anche in considerazione delle previsioni meteo che indicano per oggi e domani altre precipitazioni.

Pioggia intensa a fondovalle e neve sopra i 1.500 metri di quota hanno provocato la notte scorsa in Trentino Alto Adige una serie di smottamenti sulle sedi stradali. Il passo Gardena è stato chiuso al traffico dopo la caduta di una frana. Due auto sono rimaste bloccate ma fortunatamente i conducenti sono salvi.

Piogge abbondanti continuano a cadere sul Friuli Venezia Giulia; le precipitazioni, intense da ieri pomeriggio, stanno gradualmente diminuendo, ma e’ stato registrato un “picco” di 400 millimetri sulle Prealpi Carniche. Due persone, nella notte, hanno rischiato l’annegamento mentre cercavano incautamente di attraversare il guado a Murlis di Zoppola (Pordenone) con il torrente Meduna in piena. La coppia prigioniera delle acque è salita sul tetto dell’auto e ha lanciato l’allarme con il telefonino riuscendo ad essere messa in salvo.

Continua a piovere nello Spezzino martoriato ieri da un nubifragio, anche se è rientrato l’allarme per il fiume Magra. Seconda notte da ‘isolati’ per i seicento abitanti di Tellaro, che da due giorni sono costretti nel borgo a causa di una frana. Nelle case manca l’acqua da ieri. Capitaneria di Porto e Protezione Civile porteranno in mattinata acqua e viveri di prima necessità. Nel savonese una frana ha completamente ricoperto la strada provinciale n.51 e si teme che sotto i detriti possano esserci delle persone.

18.03 A Parigi la situazione migliora La societa’ di gestione aeroportuale di Parigi ha detto di sperare in un ”ritorno progressivo alla normalita’ del traffico in serata” nello scalo di Charles de Gaulle-Roissy, grazie a previsioni meteorologiche migliori del previsto.

17.29 Verona, frane Sono otto, e non tre come appreso in un primo momento, le persone evacuate da un’abitazione della zona collinare delle Torricelle a Verona. Si tratta dei membri di tre nuclei familiari e tra le otto persone ci sono anche tre bambini. Nel frattempo la frana – a causa della pioggia che continua a cadere – preoccupa la polizia locale che e’ sul luogo perche’ la massa di terra e fango minaccia anche una chiesa sottostante.

17.15 Bacchiglione, aggiornamenti Erano usciti in kajak per una escursione, risalendo controcorrente il Bacchiglione in piena, i due uomini tratti in salvo da un intervento congiunto dei vigili del fuoco e dei carabinieri. I due, residenti a Veggiano (Padova), di 50 e 47 anni, forse spinti dalla curiosita’, senza tener conto delle condizioni del fiume, si sono allontanati dalla riva in kajak. Ad un certo punto, pero’, l’imbarcazione e’ stata colpita da un tronco e i due occupanti sono finiti in acqua, ma sono riusciti ad attaccarsi a dei rami e sono rimasti cosi’ per circa un’ora. Ad accorgersi di loro un passante che ha avvertito i carabinieri. Sono quindi stati chiamati i sommozzatori dei vigili del fuoco di Vicenza che hanno raggiunto i due, che non hanno riportato alcuna ferita o contusione, con un

16.50 La Spezia, pioggia e rischio frane: paesi isolati Piove e la roccia si sbriciola, frana, l’acqua fa alzare il livello dei fiumi, invade le case e le strade. Ancora una volta nello spezzino pioggia, vento e mareggiate falcidiano le 5 Terre, i paesi di roccia bruna della val di Magra. Un disastro, ”un disastro ambientale” hanno detto due assessori regionali visitando le zone alluvionate, un allerta che non finisce. Molte strade dei piccoli paesi attorno alla Spezia sono interrotte dalle frane. Come quella che avrebbe potuto uccidere una postina: un enorme masso le ha schiacciato il retro della macchina. Pochi centimetri e la donna sarebbe morta. Frane come quella che ha isolato Tellaro, uno dei borghi piu’ belli vicino alle 5 Terre. Il paese e’ isolato, la Capitaneria ela protezione civile sono impegnate per gli approvvigionamenti idrici e di derrate alimentari. Per fortuna, il Magra non ha esondato: ieri pomeriggio l’onda di piena ha terrorizzato le persone che guardavano crescere il fiume. Ma continua a piovere e non si sa come andra’ a finire. Il prefetto della Spezia ha chiesto l’aiuto di tutti: dalla Marina militare ai vigili del fuoco, le forze dell’ordine, la Forestale. Tutti impegnati a cercare di limitare i danni di una pioggia che non da’ tregua. Anche la bella passeggiata a mare di Lerici, pochi passi dal castello, e’ interrotta da una frana. Il mare non riceve piu’, le strade sono allagate, le persone sfollate dalle proprie case. Lo stato di allerta non si abbassa e cosi’ non si abbassa la tensione che, esattamente come un anno fa, proprio il giorno di Natale, ha caratterizzato un giorno che doveva essere una festa.

16.40 Arno a Firenze, situazione sotto controllo Le abbondanti piogge nelle zone del Valdarno aretino e fiorentino hanno fatto crescere l’Arno che, intorno alle 16, ha superato agli Uffizi il primo livello di piena. E’ quanto comunica la protezione civile provinciale che ha attivato i servizi di piena e la sala operativa. Le previsioni indicano che intorno alle 20 il fiume, sempre agli Uffizi, cioe’ nel centro di Firenze, dovrebbe raggiungere i 4 metri. Per il momento, pero’, non vengono indicate preoccupazioni particolari. Tra l’altro la Sieve, uno dei principali affluenti dell’Arno, vicina al livello di guardia e’ in fase calante. In realta’ i servizi di piena, ora spostati sull’Arno, sono attivi gia’ da due giorni per il controllo dell’Ombrone pistoiese e del Bisenzio che, invece, dalla notte scorsa sono tornati sotto i livelli di guardia.

16.36 Neve anche in pianura Nuova ondata di maltempo in arrivo sull’Italia con nevicate anche in pianura nel giorno di Natale, in particolare sull’Appennino tosco-emiliano. Il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso una nuova allerta meteo, sottolineando che a causa della pioggia caduta insistentemente nelle ultime ore, persistono ”criticita’ elevate” per il ”rischio di esondazione di alcuni bacini del nord est e dell’Emilia Romagna. L’allerta meteo, che estende ed integra quelli emessi nei giorni scorsi, prevede a partire dal pomeriggio di domani neve fino a livello del mare su tutte le regioni centro-settentrionali. Previsti anche venti anche molto forti sulla Sardegna e sul nord est fino all’Emilia Romagna. L’abbassamento delle temperature atteso nelle prossime ore, dicono inoltre gli esperti, determinera’ gelate diffuse anche in pianura. Proprio sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha allertato ”tempestivamente gli enti gestori delle principali infrastrutture di viabilita’ e trasporto e continuera’ a seguire l’evolversi della situazione” in contatto con Viabilita’ Italia – il Centro di coordinamento nazionale della viabilita’ cui spetta la gestione in caso di criticita’ sulle strade e sulle autostrade – e con prefetture, Regioni e strutture locali di protezione civile. L’invito agli automobilisti che si metteranno in viaggio nelle prossime ore e’ dunque quello di muoversi con la massima prudenza e di tenersi informati sulle condizioni di percorribilità dei tratti stradali e autostradali.

16.30 Verona, rischio frane e paura A causa di un movimento franoso tre persone sono state evacuate da un’abitazione nella zona collinare delle Torricelle a Verona. Le persone in difficolta’ – riferisce la polizia locale – sono state accolte in strutture ricettive su iniziativa del comune. Gli smottamenti hanno interessato la zona nei pressi di Castel San Felice ed hanno riguardato anche un tratto della sede stradale, mentre l’ingresso dell’edificio e’ parzialmente ostruito dal terriccio. La zona e’ monitorata dalle pattuglie della polizia locale che hanno istituito un presidio fisso con agenti pronti ad intervenire in caso di ulteriori situazioni a rischio.

16.13 Piena Bacchiglione, Padova Due uomini che si trovavano in difficolta’ in un’area del fiume Bacchiglione in piena, in localita’ Santa Maria a Veggiano (Padova), sono state tratte in salvo dai sommozzatori dei vigili del fuoco di Vicenza. I due sono stati raggiunti da un gommone con a bordo i sommozzatori, mentre sulla zona era presente anche un elicottero dei vigili del fuoco.

16.12 Eolie flagellate dal maltempo. A Lipari, le onde hanno invaso alcune strade, tra cui via tenente Mariano Amendola, via Roma e salita di San Giuseppe, a Marina Corta. I residenti hanno difficolta’ a entrare nelle case e nei negozi. I collegamenti sono in tilt non solo per il mare agitato, ma anche per problemi tecnici, visto che il traghetto della Siremar ha sospeso la corsa di stamattina da Milazzo per le Eolie. A lamentarsi sono soprattutto gli abitanti di Stromboli che nell’ ultima settimana non si sono potuti rifornire regolarmente delle derrate alimentari. Le condizioni meteo sono destinate a peggiorare dalle 18 in poi per le raffiche di vento provenienti da sud-ovest.

15.41 Allerta della protezione civile in Emilia Romagna Un’allerta meteo di 48 ore, per Natale e Santo Stefano, e’ stata emessa dalla Protezione civile dell’Emilia-Romagna per neve e vento. La tendenza per lunedi’ e’ all’esaurimento dei fenomeni. La fase di attenzione e’ stata prolungata per la criticita’ idraulica e idrogeologica a causa delle precipitazioni e le piene dei fiumi che stanno interessando il territorio regionale. Inoltre, una discesa di aria fredda determinera’ un nuovo peggioramento delle condizioni meteo con precipitazioni deboli, a tratti anche moderate, che assumeranno carattere nevoso inizialmente sui rilievi nella tarda mattinata-primo pomeriggio di domani. Dal pomeriggio e’ previsto un deciso abbassamento dello zero termico, con neve a quote collinari in serata e localmente sulla pianura emiliana piu’ prossima ai rilievi. Dalla notte le nevicate si estenderanno su buona della pianura emiliana, per continuare domenica mattina e raggiungere anche la pianura romagnola fino alla fascia costiera. I maggiori accumuli di neve al suolo sono previsti sui rilievi del settore centro occidentale, dove si stimano valori fino a 30 cm. Nelle zone di pianura pedecollinari emiliane (province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna), compresi i capoluoghi, i tecnici stimano un accumulo tra i 5 e i 15 cm, concentrato principalmente nella mattinata di Santo Stefano. Sulle zone di pianura delle province di Ferrara, Ravenna, Forli’-Cesena e Rimini si prevedono accumuli di neve che non dovrebbero superare i 5 centimetri. Le nevicate saranno in ”totale esaurimento” dalle prime ore di lunedi’, ma con probabile successiva formazione di ghiaccio per l’abbassamento delle temperature. Inoltre domenica e’ previsto un rinforzo dei venti da nord-est, con raffiche di intensita’ fino a 30-35 nodi sulla fascia costiera; e’ previsto mare mosso con direzione delli’onda da nord est, con un’altezza dell’onda tra 2,5 e 4 metri. E’ prevista un’altezza della marea compresa tra 0,60 e 080 cm sopra il livello medio del mare.

15.29 Frana nel savonese Non ci sono persone sotto l’ampio smottamento avvenuto stamani a Murialdo, nel savonese. I gruppi cinofili, che si sono messi al lavoro appena avvenuta la frana, sono rientrati senza che i cani segnalassero la presenza di esseri umani sotto le decine di metri cubi di fango e detriti – per un fronte di oltre 100 metri – che si sono abbattuti dulla provinciale 51. I tecnici della Provincia e quindi quelli del Comune di Murialdo hanno effettuato un primo sopralluogo per verificare l’entita’ del danno. Tre i comuni tagliati in due dopo la frana che ha interessato una strada di collegamento di vitale importanza per l’Alta Valbormida.

15.25 Parigi, evacuazione parziale del terminal L’evacuazione del terminal 2E dell’aeroporto di Parigi Charles de Gaulle-Roissy e’ stata solo parziale, ed ha coinvolto un piccolo numero di passeggeri. Lo ha precisato all’Afp il vicedirettore generale della societa’ che gestisce gli scali parigini, Bernard Cathelin. ”Non c’e’ stata una vera evacuazione – ha dichiarato – abbiamo solo chiesto ai passeggeri di lasciare la zona al di sopra della quale si trova questo grosso accumulo di neve”. C’e’ infatti, ha spiegato Cathelin, un punto della campata del tetto su cui si e’ depositato uno strato di neve ”superiore al livello ammissibile per questo genere di edificio”.

14.53 La Spezia, masso sull’auto di una postina: salva L’auto della postina che stava salendo da Brugnato a Rocchetta Vara, nello spezzino, e’ stata schiacciata nella parte posteriore da un gigantesco masso che si e’ staccato dal monte, probabilmente per l’effetto di dilatazione del ghiaccio che si e’ creato a causa del freddo intenso sulle pareti rocciose. La donna che si trovava al volante si e’ salvata per miracolo. Un automobilista, che stava sopraggiungendo che ha visto l’intera scena, e’ ora sotto choc cosi’ come la postina. Sul posto si sono recati i vigili del fuoco e i carabinieri che hanno transennato il luogo dell’accaduto. Il sindaco di Rocchetta Vara, Massimo Barotti: ”Venti centimetri e la donna sarebbe morta – ha detto -. Ho visto quello che resta dell’auto delle Poste. E mentre eravamo li’, altri due massi si sono staccati e sono finiti sulla strada. La Brugnato-Rocchetta e’ la strada che sale al paese: siamo quasi isolati, se si considera l’unica alternativa ovvero una strada che arriva fino a Sesta Godano. Un disastro, con questo meteo”. Rocchetta Vara da un mese e’ isolata, cosi’ come frazione Stadomelli. ”Queste strade realizzate tagliando la roccia sono tutte a rischio – ha detto Barotti -. Ci vorrebbero reti di contenimento ma non ci sono soldi. La situazione e’ pesantissima, il pericolo e’ costante. Oltretutto, nei giorni scorsi e’ venuta la neve. E’ ghiacciato. Poi la temperatura si e’ alzata bruscamente. Il ghiaccio nelle fessure della roccia ha fatto da divaricatore, aggravando la fragilita’ della stabilita’ dei massi”.

14.42 Rischio valanghe in Piemonte Con le forti nevicate delle ultime ore e le previsioni di venti in quota, diventa forte (grado 4 su una scala europea di pericolo che arriva fino a 5) il rischio di valanghe sulle Alpi Pennine e Lepontine, la parte piu’ settentrionale dell’arco alpino piemontese. E’ avviso dell’Arpa (Agenzia regionale di protezione ambientale) che sconsiglia ogni attivita’ di sci fuoripista. Su tutto il resto delle montagne piemontese il rischio di valanghe sara’ di livello 3 (marcato). Oggi la quota neve in Piemonte e’ salita fino a 1.800 metri di quota, mentre al di sotto piove, ma tra Natale e Santo Stefano le temperature si abbasseranno nuovamente e la neve tornera’ a cadere anche sulle colline e, sia pure con poca intensita’, anche sulle pianure, nell’Astigiano e nell’ Alessandrino. Nelle ultime 24 ore l’Arpa del Piemonte ha misurato oltre 100 millimetri di pioggia sull’Appennino al confine con la Liguria, 96 mm a Camporient (Biella); 23 cm di neve ai 2.000 metri di Macugnaga (Verbano-Cusio-Ossola), 20 a Sestriere (Torino) e a Limone Piemonte (Cuneo).

14.40 Vicenza rischio smottamenti Non c’e’ solo il Bacchiglione e gli altri fiumi ad allarmare gli abitanti della provincia di Vicenza. Le piogge abbondanti di questi giorni hanno provocato una serie di smottamenti che riguardano una ventina di comuni della pedemontana e del bassanese. Osservato speciale e’ il Rotolon, nel comune di Recoaro, attualmente la terza frana piu’ imponente d’Italia. Questa notte i sensori, posizionati nei punti piu’ delicati della montagna, hanno fatto scattare l’allarme, costringendo ad intervenire gli amministratori locali e la Protezione civile: non e’ stato necessario a procedere ad evacuazioni ma l’allarme rimane alto. Smottamenti anche nei comuni di Brogliano, Chiampo, Cornedo e Crespadoro e Zugliano, tutti sono controllo, mentre nella zona di Schio e’ stata chiusa la provinciale che da Santorso conduce a Santa Maria del Pornaro, cosi’ come e’ interrotta l’arteria che conduce in contrada Reghellini. Situazione di allarme anche nel comune di Marostica, dove e’ stata chiusa al traffico la strada che porta in localita’ Rosina ed e’ minacciata una casa, mentre a Lusiana sono caduti massi sulla provinciale ”69”, ora interrotta. Nuovi smottamenti hanno interessato, infine, la contrada Ronchi, dove a novembre era stato necessario evacuare numerose famiglie.

14.33 Napoli-isole Collegamenti marittimi a singhiozzo questa mattina a causa di un forte vento di libeccio-ponente con forza 6-7 ed un mare molto agitato forza 6. I traghetti partono saltuariamente; fermi, invece, gli aliscafi. Secondo la Guardia Costiera le condizioni meteo dovrebbero peggiorare a partire dal primo pomeriggio.

13.57 Evacuato per neve aeroporto di Parigi Roissy Circa 2.000 persone sono state evacuate dal terminal 2E dell’aeroporto di Parigi Charles de Gaulle-Roissy a causa dell’eccessivo accumulo di neve sul tetto. Lo riferiscono fonti aeroportuali. Nel 2004, poco dopo l’inaugurazione del terminal, una grossa sezione del tetto era crollata, provocando 5 vittime, a causa di problemi strutturali.

13.56 Rischio valanghe in Alto AdigeIl pericolo valanghe e’ forte di grado 4 (su una scala di 5 gradi) e riguarda la zona dell’Ortles, la cresta di confine centrale e i Dolomiti centro orientali. I punti pericolosi sono sulla maggior parte dei pendii ripidi di tutte le esposizioni, dice il bollettino meteo della provincia di Bolzano che segna un pericolo marcato di grado 3 per le restanti zone.

13.28 Parigi Roissy, voli cancellati La direzione generale dell’aviazione civile francese ha chiesto alle compagnie di annullare il 35% dei voli previsti all’aeroporto di Parigi Charles de Gaulle-Roissy dalle 13 di oggi, a causa delle avverse condizioni meteo e della scarsita’ di liquido decongelante per aerei. Gli stock del prodotto usato per togliere il ghiaccio da ali e fusoliere degli aerei sono ormai ridotte al lumicino a Parigi, colpita da una terza ondata di neve e gelo nel giro di pochi giorni. Ad aggravare la situazione, ha spiegato il segretario di Stato ai Trasporti Thierry Mariani, contribuisce anche uno sciopero della principale azienda produttrice del liquido in Francia.

13.14 Voli per Parigi cancellati a Fiumicino Ripercussioni anche all’aeroporto di Fiumicino per alcuni voli diretti in aeroporti del Centro-Nord Europa alle prese ancora con problemi legati al maltempo. Per il momento, infatti, risultano cancellati due voli, rispettivamente sia per Parigi che per Bruxelles. Inoltre, soppressi dei voli per Amsterdam e Dusseldorf, mentre altri collegamenti, come quelli per a Romania (Bucarest e Timisoara) accusano dei significativi ritardi.

13.13 Treviso, Piave e Livenza in osservazione Giornata da bollino rosso per il maltempo per la Protezione Civile della Provincia di Treviso. I fronti di attivita’ sono sostanzialmente gli stessi delle giornate attorno al 1 novembre – cioe’ le frane in alcuni centri della fascia pedemontana e l’ingrossamento dei fiumi Piave e Livenza – ma con delle varianti che rendono imprevedibili le evoluzioni delle diverse situazioni. Per quanto riguarda l’instabilita’ dei versanti collinari, la scorsa notte e’ stata necessaria l’asportazione di un quantitativo di fango sufficiente a riempire trenta autocarri per lo sgombero di strade provinciali nella zona di Cison di Valmarino. La viabilita’ ora e’ ripristinata, con l’eccezione di quella che collega il capoluogo con la frazione di Rolle, ancora isolata a causa di tre voluminosi smottamenti. Un altro slittamento terroso che preoccupa e’ quello di Valdobbiadene. La frana, che si era gia’ messa in movimento con le precipitazioni dello scorso autunno, nelle ultime ore e’ scesa a valle di una trentina di centimetri, spostando il muro perimetrale del cimitero in localita’ Santo Stefano e corrugando sensibilmente una piantagione di vitigno Prosecco. I fiumi monitorati sono, come 55 giorni fa, quelli piu’ orientali. Relativamente al Piave e’ stata disposta l’evacuazione delle case golenali – una cinquantina di immobili – disseminate fra i comuni di Ponte di Piave, Salgareda, Zenson di Piave e San Biagio di Callalta. In queste ore i residenti stanno mettendo in sicurezza beni e suppellettili e quindi dovranno momentaneamente trasferirsi in luoghi piu’ sicuri. Il Livenza, a Motta, ora e’ a 4,30 metri al di sopra dello zero idrografico, ma sta crescendo alla velocita’ di circa 15 centimetri l’ora. Si calcola che la prossima notte potrebbe raggiungere il livello massimo di sei metri sopra lo zero, ancora lontano dai 7,84 metri del 1 novembre ma con alcune nuove incognite legate a contesti meteorologici non cosi’ rilevanti il mese scorso. Vale a dire un perdurante vento di scirocco, che limita la ricettivita’ dell’alto Adriatico, e temperature straordinariamente elevate rispetto alla media stagionale. ”Quello che temiamo – ha detto l’assessore provinciale alla Protezione Civile di Treviso, Mirco Lorenzon – e’ che le nevicate della scorsa settimana si possano sciogliere precocemente, visto che lo zero termico attualmente e’ intorno ai 2 mila metri. In piu’ – ha proseguito – il suolo e’ ancora intriso delle precipitazioni di novembre e quindi assorbe molto poco”. Per il momento, tuttavia, non sono previste evacuazioni di case di riposo ed ospedali, come avvenuto in novembre, e, a meno di gravi eventi imprevisti, l’allarme dovrebbe rientrare domattina.

13.10 Allarme a Padova Cresce l’allerta a Padova e in provincia per la crescita dei livelli dei fiumi. Nell’Alta padovana continuano ad aumentare di livello il fiume Brenta ed il Muson dei sassi. Quest’ultimo ha esondato in zona golenale a Selvazzano. Preoccupa anche il fiume Gorzone nella bassa padovana. I vigili del fuoco dei comandi territoriali sono all’opera nelle varie zone, pronti a presidiare eventuali criticita’. La piena massima in citta’, in un primo momento attesa per il primo pomeriggio, e’ prevista tra le 18 e le 20. ”La protezione civile gia’ da ieri sera sta proteggendo le abitazioni a rischio in zona arginale con sacchetti di sabbia, allertando anche i cittadini delle zone piu’ esposte ad esondazione per una messa in sicurezza dei beni a rischio – spiega il vice sindaco di Padova, Ivo Rossi – siamo in costante contatto con le autorita’ che insieme con il Comune stanno fronteggiando questa ennesima emergenza”. In queste ore al centro sportivo Canottieri, ”casa” dell’olimpionico di canottaggio Rossano Galtarossa si stanno ponendo al riparo, per quanto possibile, le attrezzature sportive rimovibili. ”Il dato preoccupante e’ costituito dal progressivo aumento del fiume Brenta – dice Rossi – che se continua ad ingrossarsi non permettera’ piu’ di scaricare l’acqua del Bacchiglione, le prossime dieci ore sono cruciali”.

13.07 La Spezia, “disastro ambientale” ”E’ un vero e proprio disastro ambientale”. Lo hanno detto gli assessori regionali alla protezione civile e alle infrastrutture Renata Briano e Raffaella Paita dopo una riunione del Comitato di crisi organizzato in Prefettura alla Spezia dal prefetto Giuseppe Forlani. ”Porremo la questione dell’emergenza nello spezzino al centro della Giunta regionale del 29 dicembre per ottenere aiuti a livello nazionale per garantire la messa in sicurezza ed il ripristino completo della situazione sul territorio, a supporto dei cittadini alluvionati, ma anche delle numerose attivita’ commerciali coinvolte. Ci impegneremo affinche’ il Governo riconosca i problemi gravissimi provocati dal maltempo che si sta abbattendo sulla Provincia spezzina dai primi di novembre, cosi’ come ha fatto in altre regioni italiane”. Gli assessori hanno confermato di aver sollecitato il riconoscimento dello stato di emergenza. Lunedi’ i tecnici della Protezione civile regionale saranno sui luoghi alluvionati per una prima quantificazione dei danni, sia in termini di urgenza, sia per quanto riguarda le opere di ripristino.

12.53 Acqua alta record a Venezia I 144 centimetri di marea registrati la notte scorsa a Venezia rappresentano il decimo record di picco dell’acqua alta documentati nella storia della citta’ lagunare. Lo conferma il Centro maree del Comune, sottolineando che nella circostanza e’ andato sott’acqua il 57% del centro storico. Per le 2 della prossima notte e’ prevista una massima di 130 centimetri. Il 26 dicembre il picco potrebbe attestarsi, in base alle previsioni, a 110 centimetri.

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