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Sarah Scazzi, zio Michele scrive a Sabrina. Lei risponde: “Mi hai deluso”

di Lorenzo Briotti |15 Gennaio 2011 0:56

Michele Misseri

Michele Misseri, recluso a Taranto per l’omicidio della nipote Sarah Scazzi, scrive un biglietto (testo ‘top secret’) alla figlia Sabrina, da lui chiamata in correita’ e detenuta in un’altra sezione dello stesso carcere. Sabrina scrive ad un’amica poco dopo Natale dicendo di credere ancora nella giustizia; una sua ex compagna di cella in un’intervista a ‘Quarto grado’ rivela: ”Non odia il padre, e’ delusa da lui”.

L’inchiesta sul delitto della quindicenne di Avetrana torna in primo piano per le mosse dei suoi protagonisti. Tutto mentre gli inquirenti insistono nell’ascoltare testimoni, come hanno fatto a lungo oggi sino a tarda sera, e alla vigilia dell’interrogatorio al quale Michele Misseri dovrebbe sottoporsi dinanzi ai legali di Sabrina nell’ambito di indagini difensive. Neppure quest’ultimo appuntamento appare scontato, perche’ se e’ vero che la Procura ha imposto per decreto a zio Michele di non parlare con terzi di fatti e circostanze inerenti all’inchiesta, secretando atti, e’ anche vero che il suo difensore, Daniele Galoppa, ha riferito che domani il suo assistito potrebbe comunque parlare e non avvalersi, ipotesi prevalente sino ad oggi, della facolta’ di non rispondere. Ma cosa potrebbe dire zio Michele ai difensori di Sabrina senza incorrere nella violazione della norma riguardante la ‘rivelazione di segreti inerenti ad un procedimento penale’? ”Il mio assistito – ha detto Galoppa, intervistato dall’emittente Telerama – ha appreso con stupore del nuovo interrogatorio di suo fratello Carmine. Se queste ultime dichiarazioni possano aver apportato un contributo importante per le indagini lo vedremo a breve. Misseri e’ preoccupato per quello che sta avvenendo intorno ai suoi familiari”.

Gli inquirenti intanto sembrano puntare a definire i ruoli di altre persone chiamate in causa nell’inchiesta. E’ il caso di Ivano Russo, l’amico di Sabrina di cui Sarah si sarebbe invaghita scatenando – ipotesi affacciata dalla Procura quale movente del delitto – una tale gelosia da spingere la ventitreenne di Avetrana, il 26 agosto scorso, ad uccidere la cugina. Tanto che oggi sono stati ascoltati famigliari e conoscenti di Ivano, tra i quali il fratello, Claudio, e la fidanzata di quest’ultimo. Audizioni protrattesi sino a tarda ora alla presenza del pm Mariano Buccoliero. Gli accertamenti sarebbero legati alla presenza di Claudio Russo, il 26 agosto 2010, in casa dei genitori ad Avetrana insieme alla fidanzata ma soprattutto agli spostamenti, fuori e dentro l’abitazione, del fratello Ivano prima che arrivasse la segnalazione della scomparsa di Sarah. Il puzzle dell’omicidio di Sarah Scazzi ha ancora vuoti importanti da colmare.

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