SAN FRANCISCO – E’ appena stata comprata da Facebook per 19 miliardi di dollari, ma WhatsApp deve ancora fare i conti con la concorrenza. Tra le applicazioni per chattare via smartphone, inviando anche allegati gratuitamente (purché con connessione internet) WhatsApp è l’unica a pagamento, anche se molto economica. Dopo il primo anno, infatti, si devono pagare 80 centesimi. Una novità introdotta nel gennaio del 2013 che però non trova casi analoghi nelle concorrenti Snapchat, QuenChat, la russa Telegram e le orientali WeChat e Line.
Le rivali di WhatsApp, spiega Martina Pennisi sul Corriere.it, sono tutte totalmente gratuite. Per questo il nuovo giocattolo tecnologico di Mark Zuckerberg ha lanciato, con l’ultimo aggiornamento su Google Play (e quindi solo per smartphone con sistema operativo Android) la possibilità di pagare per un amico, magari senza carta di credito.
Tra le altre novità in arrivo con il prossimo aggiornamento anche la possibilità di nascondere l’orario dell’ultima volta che ci si è collegati e la foto del profilo ad alcune persone.