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Migranti italiani più degli immigrati: prima volta storica

di Warsamé Dini Casali |7 Aprile 2016 12:01

Migranti italiani più degli immigrati: prima volta storica

ROMA – Migranti italiani più degli immigrati: prima volta storica. Gli italiani all’estero nel 2014 sono aumentati più degli stranieri residenti in Italia (+155mila gli emigrati e +92mila gli immigrati), e il risultato è che il loro numero si è praticamente pareggiato: 5 milioni gli uni e gli altri, secondo stime del Dossier Statistico immigrazione di Idos, presentato oggi a Roma.

Nel 2014 gli stranieri intercettati dalle forze dell’ordine in condizione irregolare sono stati 30.906 e di questi il 50,9% (15.726) è stato effettivamente rimpatriato. E’ quanto emerge dal Dossier Statistico immigrazione di Idos presentato oggi.

L’anno scorso sono sbarcate in Italia oltre 170 mila persone, tra richiedenti asilo e migranti economici, ma diverse altre sono arrivate per ricongiungimento familiare o altri motivi attraverso i canali regolari. Le richieste di asilo sono state 64.625 nel 2014 (contro le 628 mila nell’Ue) e 30.535 nei primi sei mesi del 2015.

I migranti italiani più degli immigrati. Non è una buona notizia per più motivi: a parte segnalare l’incapacità del Paese di offrire opportunità lavorative, incide negativamente sulla demografia con relativo invecchiamento della popolazione, causa una perdita netta per l’Italia che ha formato uomini e donne che restituiranno quanto appreso in termini di competenza in un altro Paese (uno su tre diplomato, uno su 4 laureato).

Tino Oldani di Italia Oggi fa il punto sul carattere della nuova emigrazione, non più riservata agli uomini, non più circoscritta alle zone più depresse del Meridione e a una popolazione in viaggio con la valigia di cartone.

Rispetto alle grandi migrazioni dall’Italia, avvenute prima della Seconda guerra mondiale e composte quasi esclusivamente da uomini, ora si registra quasi un equilibrio tra i sessi: il 56% dei migranti sono maschi, contro il 44% di femmine. Quanto alle fasce d’età, nel 2014 un terzo erano giovani tra 20 e 40 anni, mentre la maggioranza (52%) era over 40. E’ tuttavia preoccupante, segnala il Rapporto Idos, che i migranti tra 20-40 anni siano aumentati del 28,4% rispetto al 2013. Un’impennata dovuta chiaramente al fatto che un numero crescente di giovani abbandonano l’Italia per l’impossibilità di trovare un lavoro.

A differenza del passato, i migranti non partono più soltanto dal Sud. Anzi, il gruppo più numeroso (18.425 persone) è partito dalla ricca Lombardia, distaccando regioni dal passato migratorio come la Sicilia (8.765) e il Veneto (8.720). In forte crescita anche il flusso migratorio dal Lazio (7.981 unità), dove finora erano pochi quelli che partivano per trovare un impiego all’estero. (Tino Oldani, Italia Oggi)

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