“E’ cosa nota che Exeter sia stata l’ultima città inglese in cui sono avvenute le esecuzioni di streghe” ha spiegato Stoyle. Quello che si ignorava, specifica lo studioso, è che le persecuzioni siano state messe in atto ben prima di quanto ipotizzato fino a oggi. I primi casi solitamente ricordati dalla storia di settore sono quelli di tre donne anziane del Devon, ovvero Temperance Lloyd, Susannah Edwards e Mary Trembles, impiccate nel 1683. Poi c’è un’altra donna, Alice Molland, che nel 1685 fu condannata a morte.
Attraverso lo studio di vari documenti, lo storico ha riportato alla luce altri casi di donne perseguitate e forse giustiziate perché ritenute streghe, antecedenti a quelli del XVII secolo, ma comunque successivi a una legge del 1563, che introduceva la pena di morte per chiunque fosse stato giudicato colpevole di magie, incantesimi e stregonerie. Due donne, Maud Park e Alice Mead, sono state processate davanti alla corte cittadina nel 1566 con l’accusa di aver “causato morte e lesioni fisiche attraverso l’esercizio dell’arte magica”. Entrambe sono state riconosciute colpevoli, sebbene non sia sopravvissuta alcuna prova della loro esecuzione. Il loro caso è comunque importante, perché ha permesso a Stoyle di poter retrodatare le date delle prime condanne rispetto a quelle finora accertate.