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Calcio:Cassano e patemi alle Far Oer, europeo a un passo

di Lorenzo Briotti |2 Settembre 2011 23:48

(dell'inviato Francesco Grant)
– TORSHAVN, 2 SET – Un solo gol, di Cassano, tanti
colpi di tacco inutili e piu' di un brivido al freddo delle Far
Oer. L'Italia di Prandelli non fa la magia di ridare il sorriso
ai suoi tifosi, ma torna dalle Far Oer con una vittoria pesante.
Ora l'Europeo e' a un passo. L'1-0 azzurro fa coppia con quello
della Serbia a Belfast, e le combinazioni del girone rendono a
questo punto necessaria una vittoria martedi', contro la
Slovenia, per avere la qualificazione immediata.
Servira' un'Italia meno timorosa e imbrigliata di quella
vista contro i dilettanti di Torshavn, che hanno fatto tremare
con due pali Prandelli. Il cammino di crescita degli azzurri ha
subito una piccola frenata, paradossale che si sia sofferto piu'
contro il catenaccio dei nordici che contro la ragnatela della
Spagna lo scorso 10 agosto. Segnali di recessione anche da
Rossi, il cui destino e' afflosciarsi sempre al momento in cui
tutti attendono l'esplosione. Un po' meglio Cassano, gol a
parte: quando ha capito che non c'erano spazi, e' arretrato per
fare il play. La mia Italia non sciopera mai, aveva detto alla
vigilia della partita contro i dopolavoristi delle Far Oer il
ct, ma stasera qualche pausa se l'e' presa. La preoccupazione
era quella di un calo di tensione, non sfruttare l'enorme
differenziale tecnico quello si' sarebbe una figuraccia. Dunque,
dall'inizio fiducia all'Italia che aveva brillato con la Spagna.
Maggio e Criscito a spingere sulle fasce, Pirlo davanti alla
difesa e Thiago-De Rossi ai fianchi. A Montolivo il compito di
inserirsi da dietro la linea di attacco, dove Cassano e Rossi
devono ruotare molto. E dall'altra parte? In porta un meccanico
d'auto, centrale di centrocampo un carpentiere, unico
professionista il trequartista Holst: questo il succo del
4-4-1-1 messo in campo dal ct irlandese Kerr.
Il vento e la pioggia, qui rispettati come divinita'
nordiche, si affacciano appena sullo stadio Torsvollur.
Condizioni ideali, insomma. E infatti le tre occasioni azzurre
nei primi tre minuti offrono il copione previsto, dominio
assoluto. La prima palla gol e' un tiro da fuori di Montolivo
che mette in difficolta' Torgard, e sono passati appena 30
secondi. E' il secondo minuto, invece, quando Cassano di
sinistro viene parato e poi Thiago a porta vuota incontra la
deviazione fortuita di Rossi. Criscito e soprattutto Maggio
spingono sugli esterni, il terzino del Napoli mette dentro un
paio di palloni (al 7' e all'8' per Rossi), Cassano invece cerca
il gol personale con una bella girata di sinistro. Il premio
arriva dopo 11', anche se sul lancio di Pirlo Fantantonio e' in
sospetto fuorigioco: dopo il dribbling e l'appoggio in rete a
porta vuota, e' lo stesso azzurro a guardare verso il
guardalinee prima di esultare, mentre gli avversari protestano.
Sembra l'inizio del diluvio, e invece paradossalmente il
vantaggio blocca gli azzurri, ora piu' statici. Rossi non e'
ancora entrato in partita, Montolivo non ha spazi tra le linee
strettissime delle Far Oer, che difendono in 8 e ripartono
velocissimi. Sui contropiedi gli azzurri sono troppo spesso
piazzati male, al 21' il tiro di Eltor alto (e deviato da
Criscito) e' un piccolo allarme. L'entusiasmo del piccolo stadio
si accende pero' quattro minuti dopo, quando Olsen con un gran
destro stampa il pallone alla base del palo. L'Italia si blocca,
troppi colpi di tacco e poca efficacia. Naturale, comunque, che
le migliori occasioni siano sue. Bisogna aspettare il 41' per la
prima combinazione tra Cassano e Rossi, nel caso anticipato. Ci
prova al 45' con un gran sinistro Cristico, respinto di pugno.
L'avvio di ripresa e' in fotocopia, l'Italia parte forte,
aggressivita' e giocate. Torna a provarci da fuori Montolivo
(2') ma il suo tiro impatta in area su De Rossi, mentre un
minuto dopo la combinazione Cassano-Maggio-Rossi appare un
eccesso: non serve entrare in porta palla al piede per segnare.
Prandelli capisce, bisogna cambiare qualcosa: dentro Pazzini per
uno spento Rossi al 13', l'idea e' dare peso e concretezza alla
manovra. Un tiro e un dribbling secco in area quasi subito, e il
centravanti interista entra subito nel match. L'occasione buona
e' quella del 18', una schiacciata di testa, ma debole. Ci prova
anche De Rossi, percussione e tiro al 21' ma Torgard sfodera per
la centesima volta la respinta di pugno. Il contropiede dei
padroni di casa e' sempre caricato a molla, se poi Chiellini si
lascia bruciare da Holst come capita a volte per la difesa
azzurra c'e' di che temere. Il brivido arriva al 25': altra
ripartenza e cambio di gioco, l'Italia e' scoperta e da destra
il cross di Eltor trova sul secondo palo la deviazione di Holst,
sulla traversa. Dall'angolo successivo un altro cross, la girata
di testa di Justinussen impegna Buffon. Entra anche Aquilani per
Thiago Motta, non cambia la sofferenza azzurra. Chiellini buca
ancora su Holst all'80', fortuna che il numero 9 tira alle
stelle. Cassano ci ha provato fino all'ultimo, lanci e
inserimenti, poi lascia a Balotelli il palcoscenico negli ultimi
5'. E' il solo sprazzo di freschezza in un'Italia che si spegne
stanca, tenendo palla a difesa di un 1-0 tanto brutto quanto
prezioso. .

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