Seedorf, prima dell’interruzione, non indossò la fascia nera in segno di lutto: “Non abbiamo indossato il lutto per la morte del fratello di Kaladze non mi sembra giusto indossarlo per una persona che non conosciamo e che non sappiamo perché è morta”.
Il nuovo allenatore del Milan tornò sul caso rilasciando un’intervista a GQ: “Non lo feci per mancanza di rispetto. Quando andammo in campo non si sapeva nulla: chi fosse, che cosa fosse successo. Niente. E se fosse stato un mafioso?”.
Quell’offesa ha scatenato lo sfogo di papà Sandri: “Ho sentito la notizia dell’arrivo di Seedorf, è stato un raptus di rabbia. Il Milan portò il lutto, lui si rifiutò. E’ stato un campione, non voglio considerarlo come persona. Sensibilità zero”.