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Icardi aggredito sotto casa e salvato dal portinaio armato. Ma Wanda Nara: “Non è successo nulla”

di FIlippo Limoncelli |17 Ottobre 2016 8:41

Icardi, ultras Curva Nord Inter sotto casa. Striscione: “Quando arrivano tuoi amici argentini ci avverti?”

MILANO – E’ finita nel modo peggiore la giornata di Mauro Icardi. Gli ultras hanno continuato le contestazioni fin sotto casa dell’argentino a Milano. Cori, insulti, striscioni da parte di una trentina di tifosi. Eppure quello che è accaduto davvero al centravanti dell’Inter non è del tutto chiaro. Di certo ci sono lo striscione e i toni forti, assurda prosecuzione di una giornata iniziata malissimo a San Siro dove un Icardi contestato ha sbagliato un rigore ed è stato fischiato dagli ultras.

Ma una volta tornato a casa? Il quotidiano La Repubblica riporta di un tentativo di aggressione e spiega che Icardi sarebbe stato, di fatto, soccorso e salvato dal suo portinaio armato. Decisamente diversa la versione della moglie e procuratrice di Icardi, Wanda Nara: secondo lei  l’attaccante e la sua famiglia erano già rientrati in casa quando è scattato il supplemento di contestazione. – “Non è successo nulla al nostro rientro, siamo entrati in casa senza alcun problema”, le parole di Wanda Nara.

“Noi ci siamo, quando arrivano i tuoi amici argentini ci avvisi o la fai da infame?”, il testo dello striscione esposto sotto casa. Un clima rovente con Icardi che, per colpa di quanto scritto nella sua autobiografia, rischia concretamente di perdere la fascia di capitano e di dover pagare una multa salatissima. E c’è già chi ipotizza un addio: il Sun parla del suo possibile approdo all’Arsenal.

Questa mattina, 17 ottobre, ad Appiano Gentile ci sarà un confronto tra l’attaccante dell’Inter Icardi e i dirigenti nerazzurri tra cui Zanetti e Ausilio. Sia il vicepresidente Zanetti che il ds Ausilio hanno annunciato provvedimenti e non è escluso che l’argentino possa perdere la fascia di capitano. L’Inter non ha apprezzato la ricostruzione dei fatti di Sassuolo-Inter del febbraio 2015, riportata nell’autobiografia del giocatore”.

 

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