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Italia-Cina, Mondiale Femminile: dove vedere la partita. Data e orario

di Redazione Blitz |24 Giugno 2019 13:54

Italia-Cina, Mondiale Femminile: dove vedere la partita. Data e orario. Foto EPA/TOLGA BOZOGLU

Italia-Cina, Mondiale Femminile: dove vedere la partita. Data e orario. Foto EPA/TOLGA BOZOGLU

ROMA – Italia-Cina, partita valida per gli ottavi di finale del Mondiale Femminile di calcio, verrà trasmessa in diretta tv ed in streaming sia da Sky Sport (a pagamento) che da Rai 1 (in chiaro). La partita sarà visibile anche in diretta streaming su SkyGo (a pagamento) e sul sito internet della Rai (gratuitamente). Italia-Cina si giocherà il 25 giugno alle ore 18.00. 

Stanno entusiasmando un intera nazione le ragazze della Nazionale allenata da Milena Bertolini ai mondiali di calcio femminile di Francia, e ora, dopo essersi assicurate gli ottavi di finale le azzurre non vogliono fermarsi.

Parola di Laura Giuliani, numero 1 delle azzurre, che dal ritiro di Montpellier in vista della sfida con la Cina di martedì prossimo (ore 18 – diretta su Rai 1 e Sky Sport – allo ‘Stade de La Mosson’ di Montpellier) che varrà l’accesso ai quarti di finale, non nasconde le ambizioni azzurre: “Siamo arrivate sino a qua – le parole di Giuliani in conferenza stampa – è un peccato mettersi ora dei freni. Continuiamo a sognare, nessuno si aspettava questi risultati e tutto quello che viene da adesso in poi è qualcosa di guadagnato”.

La numero uno azzurra ha riscosso grandi consensi, dimostrando di essere tra i migliori portieri (“preferisco portiere a portiera”) del Mondiale: con l’Australia ha parato il rigore calciato da Sam Kerr (“non mi definisco una para rigori, ma ne ho parati alcuni importanti”). Laura Giuliani ha trascorso cinque anni in Germania dove il calcio non le bastava per mantenersi.

Addetta in una fabbrica all’impacchettamento di Dvd, cameriera al ristorante, barista, ha lavorato anche di notte in un panificio. Tanti sacrifici ripagati dalla soddisfazione di difendere la porta della Nazionale: “Quando ho deciso di andare a fare la panettiera era un momento di difficoltà e mi sono detta che era l’unico lavoro che potessi fare per potermi allenare di giorno – racconta – Il fatto di lavorare contemporaneamente al calcio è stato un modo per staccarmi dalla routine e per avere un’altra visione delle cose. All’inizio ho lavorato per costrizione, poi è stata una scelta” (fonte Ansa).

 

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