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Roma, bimba 10 mesi in coma: condizioni stabili, i genitori si accusano a vicenda

di admin |24 Gennaio 2011 16:29

Le condizioni della bimba di dieci mesi, originaria di S. Felice al Circeo in provincia di Latina, ricoverata nel reparto di terapia intensiva pediatrica del policlinico Gemelli di Roma, la quale era stata portata in ospedale sabato scorso con delle lesioni sul corpo, procurate in circostanze ancora da verificare. I medici hanno riferito che la prognosi rimane riservata.

La procura di Latina indaga per maltrattamenti: si sospetta che i genitori ed il nuovo compagno della donna, possano in qualche modo avere provocato le lesioni e le contusioni alla bimba. Sul fronte delle indagini, il pm della procura di Latina ha disposto una consulenza tecnica per verificare le cause degli ematomi comparsi sul corpo della bimba.

I carabinieri della compagnia di Terracina hanno ascoltato anche oggi i familiari della piccola, padre, madre e l’attuale convivente della donna. I militari hanno ascoltato anche alcuni familiari della mamma della bambina ma, dai loro racconti, non risulta che la piccola avesse già subito violenza nei mesi scorsi. Nessuna segnalazione era mai arrivata alle forze dell’ordine o ai servizi sociali.

Sono discordanti le versioni fornite da padre e madre. La mamma avrebbe raccontato di aver messo a letto la piccola, sabato, e di essersi accorta solo dopo che era in uno stato di incoscienza. La donna avrebbe poi riferito di aver affidato, nei giorni scorsi, la bambina al padre, da cui era separata. Il padre avrebbe invece dichiarato che da diversi giorni non vedeva la figlia.

La madre, bracciante agricola, e il padre, operaio, sono entrambi di San Felice Circeo ma si erano separati alcuni mesi fa. La piccola viveva con la mamma e con il nuovo compagno in un appartamento poco lontano dal centro storico di San Felice. Sabato è stata la stessa madre a chiamare il 118 perché la figlia non respirava.

Poi la piccola è stata portata al Gemelli dopo una breve sosta all’ospedale di Terracina. Allo stato attuale, come ha precisato il capitano Alessandro Atti della compagnia dei carabinieri di Terracina, è stato disposto a carico dei genitori il divieto di visitare la piccola. Del caso si sta occupando il tribunale dei minori di Roma.

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