Marc Gasol, il campione Nba che soccorre i migranti sull’Open Arms

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Luglio 2018 - 14:32 OLTRE 6 MESI FA
marc gasol migranti

Marc Gasol, il campione Nba che soccorre i migranti sull’Open Arms

BARCELLONA – Marc Gasol, campione di basket Nba che guadagna oltre 20 milioni di dollari all’anno, era a bordo della nave della Ong catalana che ieri ha denunciato [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] l’inefficienza della Guardia Costiera libica accusandola di aver abbandonato Josephine e una mamma con il figlio piccolo, poi morti, al largo delle coste di Tripoli.

Durante la pausa estiva della Nba, il cestista dei Memphis Grizzlies e nazionale spagnolo, ha deciso di imbarcarsi a bordo della Proactiva Open Arms come volontario divenendo protagonista del salvataggio simbolo di queste settimane.

Dopo essere stato immortalato in una foto durante le operazioni per recuperare la camerunense rimasta aggrappata a un pezzo di legno per due giorni, lo ha spiegato proprio il giocatore di basket.

“Frustrazione, rabbia e impotenza – ha scritto sul proprio profilo Twitter – È incredibile come tante persone vulnerabilisiano abbandonate alla morte in mare. Profonda ammirazione per questi che chiamo i miei compagni di squadra in questo momento”.

“Perché sono qui? – ha raccontato il Gasol a El Pais confermando la versione degli spagnoli sull’azione della Guardia costiera libica – La fotografia che nel 2015 ha fatto il giro del mondo, quella del piccolo Aylan Kurdi, morto in un naufragio sulle rive della Turchia, mi ha provocato un senso di rabbia. A quel punto per me era chiaro che tutte le persone devono fare la loro parte per far sì che queste cose non accadano più. È stato allora che ho incontrato la gente di Open Arms”.

Gli uomini della Ong, continua il 33enne cestista, “mi hanno fatto capire che è una realtà drammatica in cui vivono molti bambini in tutto il mondo. Per me è stato uno shock. Così mi sono messo a disposizione. Ammiro le persone delle Ong, che hanno messo a disposizione loro risorse economiche, logistiche, personali per aiutare i disperati. Ammiro chiunque fa qualcosa, senza aspettare che gli altri lo facciano”.