Medel, battibecco con polizia in Cile: “Ciao zio, sono Gary”

Pubblicato il 19 Maggio 2016 - 12:39 OLTRE 6 MESI FA
Medel, battibecco con polizia in Cile: "Ciao zio, sono Gary"

Medel, battibecco con polizia in Cile: “Ciao zio, sono Gary” (foto Ansa)

ROMA – Medel, battibecco con polizia in Cile: “Ciao zio, sono Gary”. Gary Medel è rientrato in patria ed a bordo di una macchina con i vetri oscurati si apprestava ad oltrepassare un posto di blocco della polizia, che però ha fermato il veicolo per accertarsi dell’identità dei passeggeri.

Come scrive fcinter1908.it, è stato in questo momento che l’ex calciatore del Siviglia ha abbassato il finestrino e si è rivolto all’agente con queste parole: “Ciao zio, sono Gary”.

Lo stesso Medel, si è mostrato particolarmente insolente quando i poliziotti gli hanno chiesto di mostrare il contenuto dei suoi bagagli.

Il centrocampista aveva paura che durante i controlli andassero smarriti alcuni oggetti personali e per questo motivo ha cercato di evitare per lungo tempo la prassi che si svolge in queste circostanze.

Ovviamente non c’è stato niente da fare, gli agenti hanno svolto il proprio lavoro e in serata è arrivata la chiamata di scuse del calciatore.

THOHIR ELOGIA MANCINI – “Il quarto posto era il miglior risultato che si poteva ottenere con l’Inter in questo campionato, per la prossima stagione spero che la squadra possa mostrare i denti. Mancini è un grande allenatore e ha la fiducia necessaria per continuare a guidare la squadra fino alla prossima stagione”.

Erick Thohir ad una testata online indonesiana rinnova la fiducia a Mancini, riconosce che quest’anno di più non si poteva fare e promette: “Abbiamo deciso di prendere almeno tre giocatori di talento ed esperti che verranno messi in tutti e tre i reparti: difesa, centrocampo e attacco”.

E Mancini sta già pensando all’Inter del prossimo anno. Primo obiettivo Yaya Touré, da sempre stimato dal tecnico nerazzurro che lo ha difeso anche pubblicamente dalle critiche, ma anche Biglia e Candreva. Nomi importanti, giocatori che possono fare la differenza e andrebbero a completare la base costruita quest’anno.

Prima però bisogna vendere, piazzare chi è fuori dal progetto o ha deluso le aspettative. E forse potrebbe anche non bastare. La priorità dell’Inter è rispettare il Fair Play Finanziario, parametri che preoccupano Thohir come dichiarato anche da Moratti nelle scorse settimane.

E il rigore imposto dalla Uefa potrebbe obbligare il club a cedere qualche big, come capitò con Shaqiri e Kovacic la scorsa estate. Il compito del ds Ausilio è arduo, senza superare i limiti del Fpf deve accontentare Thohir e Mancini, il cui telefono è sempre caldo.

«Ci siamo sentiti – ha dichiarato l’agente di Touré a calciomercato.it – stiamo parlando e cercando una soluzione con il Manchester City. Lo vogliono vendere a titolo definitivo e non in prestito. Non posso dire se ci sono altri club interessati perché ha un contratto comunque nulla di speciale. L’Inter è un buon club». Quella dell’ivoriano non è un’operazione semplice.

Touré percepisce più del doppio del monte ingaggi dell’Inter (11 milioni a stagione) e Ausilio, come per gli altri giocatori chiesti da Mancini, dovrà trovare una soluzione comunque difficile per rendere la squadra competitiva. E lo farà provando a piazzare i giocatori in uscita e costruire così un tesoretto da reinvestire. Si proveranno a cedere Ranocchia e Dodò, che rientrano dal prestito con la Sampdoria, e Santon. Telles e Ljajic non verranno riscattati e i loro ingaggi saranno risparmiati. Uno tra Felipe Melo e Medel dovrà fare le valigie, con il brasiliano che non è intenzionato a lasciare la maglia nerazzurra avendo dovuto dimezzarsi lo stipendio per raccogliere la chiamata di Mancini: dai 5 milioni del Galatasaray agli attuali 2.5.

Poi c’è da risolvere la situazione di Jovetic: il montenegrino è arrivato dal Manchester City in prestito, ma alla prima presenza nella stagione 2016-2017 o nel caso l’Inter sia almeno nelle prime 17 posizioni a dicembre, scatterà l’obbligo di riscatto fissato a circa 13 milioni di euro.

L’Inter spera di risolvere la questione come fece con Shaqiri lo scorso anno, passato allo Stoke City senza fare minusvalenza, ma bisogna trovare un club che sia disposto a spendere 13 milioni per il montenegrino.

Ausilio per ora è riuscito a mettere a segno due parametri zero come Banega, vincitore dell’Europa League e tra i migliori in campo nella finale di Basilea tanto da preannunciarsi come il miglior colpo dell’Inter negli ultimi anni, ed Erkin.

Non è esclusa però la cessione di qualche big tra Handanovic, che a fronte di un’offerta da 15 milioni di euro potrebbe partire, Murillo, che piace allo United e al Chelsea, Brozovic e Icardi.

Thohir nei giorni scorsi ha blindato alcun giocatori come Kondogbia, Perisic e lo stesso Icardi. «Dobbiamo proteggerli», ha dichiarato. Tra dieci giorni tornerà in Italia, parlerà con Mancini e con i dirigenti e detterà la linea sul mercato.