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Napoli-Sampdoria, un arbitro rianima il campionato. Come finirà Genoa-Roma?

di Marco Benedetto |8 Gennaio 2017 11:51

Napoli-Sampdoria, un arbitro rianima il campionato. Come finirà Genoa-Roma? Nella foto, il momento clu di Napoli-Sampdoria, la espulsione di Silvestre

Napoli-Sampdoria, ancora una volta la partita è stata decisa da un arbitro.

Conseguenza non voluta ma evidente del risultato di 2-1 a favore del Napoli è che si rianima un po’ il campionato. Molti sono convinti che lo vincerà la Juventus. Il destino appare segnato. Ma sotto la prima in classifica si agitano un po’ le acque. Se le cose fossero andate come sembrava dovessero andare, il Napoli avrebbe perso un’altra lunghezza, lasciando la sola Roma a inseguire la Juventus.

Dopo la vittoria di sabato 7 gennaio, il Napoli è a 38 punti in classifica, pari alla Roma, che però deve ancora giocare domenica a Genova contro il Genoa. Coincidenza quasi mistica, il brivido del campionato passa per Genova. La Roma è 4 punti sotto la Juventus, che è a quota 42.

Domenica 8 tocca al Genoa. La partita è da seguire non solo per chi è tifoso, ma anche per chi cerca di capire i misteri del calcio. Se il Genoa subirà lo stesso destino della odiata cugina Sampdoria, e la Juventus vincerà, la testa della classifica si snoderebbe così: Juventus 45, Roma 41, Napoli 38.

Lo stacco è notevole, ma non tutto si deve considerare perduto. Per arrivare a questo, però, c’è voluta una partita molto contestata, per usare un eufemismo.

La sentenza della Gazzetta dello sport è senza appello:

“Prestazione insufficiente per l’arbitro Di Bello di Brindisi. Due errori gravi in mezzo a tante decisioni errate. E anche la prova dei due assistenti ha qualche macchia, con un paio di fuorigioco non fischiati”.

Una partita prolungata oltre il dovuto. Finalmente il Napoli ha segnato.

Ci sarebbe da aggiungere il quarto uomo: “Dov’era?” si chiede Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, ai microfoni di “Serie A Live” su Premium Sport. Aggiunge:

” Abbiamo asfaltato il Napoli. Perdere una partita così è vergognoso”.

Invece:

“La partita l’ha decisa l’arbitro Di Bello. Silvestre non tocca Reina, l’arbitro potrebbe avere una svista ma il quarto uomo cosa ci sta a fare? Non possono espellere un difensore centrale e rovinare la partita. Devono smetterla, il sistema deve cambiare. Ha dato 5 minuti di recupero e non si è capito perché. Potevano dircelo prima che restavamo a casa”.

La cronaca della partita lo conferma:

“La Sampdoria mette in difficoltà gli azzurri soprattutto con il pressing alto dei suoi centrocampisti che ritardano la partenza dell’azione degli azzurri. Non solo. I difensori del Napoli, proprio per l’aggressività degli avversari che crea loro notevoli problemi nella ricerca del compagno smarcato, chiudendo sulla partenza dell’azione tutte le linee di passaggio, finiscono per facilitare le offensive dei blucerchiati”.

E arriva il gol sampdoriano.  “1-0 per la Samp e non è un furto”, sentenzia Nicola Cecere sulla Gazzetta.

“Ci si attenderebbe una reazione da parte degli azzurri che tarda però ad arrivare. La Sampdoria con calma e convinzione, mantiene tra le mani la partita, dominando in lunghi tratti del gioco. Il demerito principale della Sampdoria è di non chiudere la gara in questa fase”.

Riconosce il Mattino di Napoli:

“Il Napoli vince al’ultimo respiro”.

Ancora:

“Troppi errori di misura a centrocampo di Allan e Jorginho, limitato anche Hamsik che finisce in una vera e propria gabbia e si sveglia solo negli ultimissimi minuti quando impegna Puggioni e lancia l’azione del 2-1. La prima del 2017 è piena di difficoltà”.

Il Napoli è stato “irriconoscibile”, commenta la Gazzetta. “Incredibile il numero di errori di misura nei passaggi anche di pochi metri ma soprattutto nella mentalità. Squadra ferma, quasi svuotata, senza grinta, con pressing isolato e perciò affidato alla singola volontà anziché portato in maniera corale, convinta”.

“Difficile dire cosa sarebbe accaduto, però, senza l’aiuto arrivato di lì a poco da una decisione sbagliata dell’arbitro che coglie un contrasto scorretto portato da Silvestre su Reina sugli sviluppi di un attacco doriano. Silvestre ammonito poco prima, si vede sventolare un altro giallo e poi il rosso. Inutili le sue fondate proteste, in realtà Reina è caduto da solo, l’arbitro ha preso un abbaglio, è rimasto ingannato da quella caduta. Una furbata che potrebbe essere punita dal giudice sportivo una volta esaminate le immagini: quello del portiere azzurro non è stato certo un comportamento sportivo”.

 

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