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Rivoluzione in Serie B, ecco il ‘Salary Cap’: 300.000 euro per calciatore

di admin |16 Novembre 2022 9:40

ROMA – Nello sport americano è una regola cardine, in Europa ha avuto le prime sperimentazioni nel mondo anglosassone, ma se si pensa al calcio e in particolare a quello italiano è una grande rivoluzione il tetto salariale varato oggi dalla serie B:

a partire da luglio i nuovi contratti firmati dai giocatori avranno un limite di 150.000 euro lordi nella parte fissa e altrettanto in quella variabile, ossia quella relativa ai bonus.

Una misura che, oltre al contingentamento delle rose, a una nuova formula di marketing associativo e alla modifica del format del campionato, ”permette di mettere solide basi finanziarie per i club”, ha spiegato il presidente della Lega di serie B Andrea Abodi al termine dell’assemblea.

Ora in serie B un calciatore su quattro ha un ingaggio fisso superiore al ‘Salary Cap’ valido per i nuovi contratti. La misura non è  vincolante ma la regola è  particolarmente dettagliata per contrastare gli escamotage.

E soprattutto costringe i club che sforano a rinunciare a una cifra equivalente dei contributi che dovrebbero ricevere dalla Lega, e che saranno invece destinati meta’ alle altre società  e metà  alla crescita dei vivai.

Come il Fair Play finanziario della Uefa e nuovi i limiti di spesa scelti dalle squadre inglesi in Premier League, il tetto salariale adottato dalla serie B serve a regolare la concorrenza ma soprattutto consente ai ventidue club di tenere sotto controllo le spese e sopravvivere al momento di crisi.

Una sforbiciata ai costi è attesa anche dal contingentamento delle rose, che oggi possono essere composte da 18 over 23, 4 under 23, 2 bandiere (giocatori con oltre 4 anni di militanza in squadra) e un numero illimitato di under 21.

Dall’anno prossimo saranno tesserabili 18 over 23, 2 under 23, 2 bandiere e illimitati under 21. Fra due stagioni, le liste diventeranno tre: 18 over 21, 2 bandiere e illimitati under 21.

L’assemblea ha varato inoltre un nuovo sistema di marketing associativo, da cui ci si attende il raddoppio dei ricavi. E Abodi ha spiegato che si continua a lavorare per la riforma del format del campionato, guardando ad altri modelli europei e sudamericani.

Per l’anno prossimo la modifica potrebbe riguardare solo playoff e playout, mentre si lavora per un sensibile cambiamento in vista della stagione 2014/2015.

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