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Rugby, Sei Nazioni: Italia-Inghilterra 15-19 sotto la neve di Roma

di admin |11 Febbraio 2012 19:03

ROMA, STADIO OLIMPICO – Italia-Inghilterra 15-19. L’Italia e’ stata sconfitta dall’Inghilterra 19-15 nella seconda giornata del Sei Nazioni di rugby. In campo con la pioggia, il fango, e alle volte persino con la neve. Il rugby e’ – a detta degli inglesi che lo hanno inventato – uno sport per ‘bifolchi giocato da signori’, e dunque per sua natura abituato a qualsiasi condizione climatica.

Ma lo stress cui oggi il terreno di gioco dell’Olimpico e’ stato sottoposto con la nevicata poco prima di Italia-Inghilterra non e’ stato affatto consueto, almeno per il manto erboso dello stadio romano, alla prima volta assoluta con il Sei Nazioni. Che alla fine pero’ ha retto alla prova, grazie al sistema di controllo del terreno e al lavoro degli addetti Coni, e con il supporto delle apposite estensioni nelle zone laterali fin sulla pista di atletica e nelle aree di meta, un campo ‘artificiale’ che va oltre il tradizionale sintetico.

Inconsueta la vista ai 70.000 dell’Olimpico, per la copertura bianca iniziale e anche per le maggiori dimensioni del terreno, che stavolta copriva totalmente anche la pista di atletica allungandosi soprattutto dietro i pali per le due aree di meta. Tolti i teloni poco dopo le 13.30, i fiocchi di neve caduti su Roma Nord hanno rapidamente imbiancato l’erba dello stadio.

A quel punto il controllo della temperatura zona per zona attraverso la centralina meteo del Coni e l’intervento dei suoi addetti all’impianto hanno permesso di giocare e tenere sotto controllo la tenuta del terreno. Cosi’ quando gli spalatori hanno ripulito gran parte del rettangolo di gioco e le due nazionali hanno cominciato i loro scontri in mischia, l’Olimpico ha tenuto.

Battesimo di fuoco, insomma, in parte anche per le nuove ”appendici” posate su indicazione di Fir e Coni da Limonta Sport. ”Questo tipo di campo non risente delle condizioni atmosferiche, e’ piu’ resistente anche al ghiaccio”, spiega Roberto Nusco, direttore generale dell’azienda che ha anche allestito il campo del centro Coni di Tirrenia, ha rinforzato il terreno dello stadio del Cesena e posato un campo speciale a Coverciano, la casa della nazionale di calcio.

Per ovviare alle maggiori dimensioni globali di un campo da rugby rispetto al tradizionale terreno di calcio, l’Olimpico e’ stato allargato e allungato con un rivestimento ‘artificiale’ speciale di origine totalmente vegetale: un composto di cocco, riso e sughero del tutto simile alle superfici naturali, omologato dalla Fir.

”Come i campi naturali – spiega Nusco – ha un ritorno di memoria. Nel senso che dopo l’impatto con il pallone ritorna nella posizione iniziale. Le superfici artificiali invece restano ammaccate. Anche la risposta al calpestio e al rimbalzo e’ uguale a quella del terriccio”. Per l’ampliamento sono serviti 6500 metri quadrati della nuova erba a tenuta ghiaccio. E l’Olimpico ha ottemperato alla tradizione del rugby, giocare ovunque e comunque.

ITALIA: Masi; Venditti, Benvenuti, Canale, McLean; Burton, Gori; Parisse, Barbieri, Zanni; Bortolami, Geldenhuys; Castrogiovanni, Ghiraldini, Lo Cicero. In panchina: D’Apice, Cittadini, Pavanello, Bergamasco Ma., Semenzato, Botes, Morisi. Allenatore: Brunel.

INGHILTERRA: Foden; Ashton, Barritt, Farrell, Strettle; Hodgson, Youngs; Dowson, Robshaw, Croft; Palmer, Botha; Cole, Hartley, Corbisiero. In panchina: Webber, Stevens, Parling, Morgan, Dickson, Turner-Hall, Brown. Allenatore: Lancaster.

ARBITRO: Garces (Francia); g.d.l. Clancy (Irlanda), Paterson (Scozia)
TMO: Redmond (Irlanda). Il servizio fotografico di LaPresse.

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