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Tottenham in finale di Champions League senza mercato. Quando Pochettino disse: “Non possiamo comprare una lavatrice”

di Gianluca Pace |9 Maggio 2019 9:32

Tottenham in finale di Champions League senza mercato da un anno. Quando Pochettino disse: "Non possiamo comprare una lavatrice" (foto Ansa)

Tottenham in finale di Champions League senza mercato da un anno. Quando Pochettino disse: “Non possiamo comprare una lavatrice” (foto Ansa)

ROMA – Il Tottenham di Mauricio Pochettino, anche senza Harry Kane in campo, ribalta l’Ajax e vola in finale di Champions League. All’andata finì 0-1 per gli olandesi. Alla fine del primo tempo della partita di ritorno, la squadra di Pochettino è sotto 0-2. Ma poi Lucas Moura, indossata la tuta del supereroe, con una tripletta ribalta il campo, il risultato, la Champions League e prenota un posto in finale per la truppa inglese.

Quello del Tottenham, zero soldi spesi nell’ultimo anno, zero acquisti, zero cessioni, è un vero e proprio miracolo. Il Tottenham, infatti, causa rate per la costruzione del nuovo stadio, sul mercato non ha potuto fare investimenti nelle ultime due sessioni. Indovinate chi fu l’ultimo acquisto? Proprio lui: Lucas Moura. Era il 31 gennaio del 2018. 

Solo qualche mese fa Pochettino aveva spiegato con una bizzarra metafora la situazione del Tottenham:

“Il Liverpool ha bisogno di un difensore, prende van Dijk. Hanno bisogno di un portiere e chi è il migliore? Alisson. Lo stesso fa il Manchester City. Il Tottenham non ha raggiunto quel livello, quindi quando non possiamo comprare una lavatrice, otteniamo un essiccatore che può fare lo stesso lavoro. Invece di un divano, prendiamo una sedia. Questa è la differenza tra il Tottenham e le squadre costruite per vincere”.

E così la truppa di Pochettino, con un essiccatore in mano e una sedia nell’altra, è riuscita partita dopo partita a raggiungere la finale di Champions League. Al girone gli Spurs sono arrivati secondi dietro al Barcellona facendo fuori l’Inter di mister Mauro Icardi e il PSV.  Agli ottavi poi la truppa di Pochettino ha fatto fuori il Borussia Dortmund (3-0, 1-0). La vera impresa però è stata quella ai quarti di finale dove il Tottenham ha fatto fuori la corazzata di Pep Guardiola. L’allenatore spagnolo ricordiamo, in tre anni, ha fatto staccare assegni al suo presidente per oltre 600 milioni di euro.

E ora, dopo aver battuto l’altra sorpresa di questa edizione di Champions League, ovvero l’Ajax, il Tottenham in finale sfiderà il Liverpool di Jurgen Klopp. Liverpool che ha chiuso la sessione estiva di mercato con un passivo di oltre 140 milioni. Chissà se il Tottenham riuscirà nella impresa delle imprese. Di sicuro però c’è che, in fondo, non bisogna mai sottovalutare il lavoro di un essiccatore.

 

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