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Totti: “Conte alla Roma? Era fatta, poi… Friedkin non sta commettendo gli errori di Pallotta”

di Redazione Blitz |1 Settembre 2020 15:28

Totti: "Conte alla Roma? Era fatta, poi... Friedkin non sta commettendo gli errori di Pallotta" (foto Ansa)

Totti ha svelato un retroscena sul mancato arrivo di Conte alla Roma. Poi ha speso parole di elogio per il nuovo presidente.

Francesco Totti tra presente, passato (Conte) e futuro (ritorno alla Roma?) nel corso di una lunga intervista rilasciata a Paolo Condò per La Repubblica. 

L’ex dirigente della Roma ha parlato del mancato arrivo di Conte in giallorosso: “Era tutto fatto, poi ha scelto l’Inter. Ci sono rimasto male”.

Poi Totti ha speso parole di elogio per il nuovo presidente: “Ha capito l’importanza di essere presente a Roma. Già in questo non ha commesso gli stessi errori di Pallotta”.

“Pensavo di avercela fatta, chieda a Fienga, anche lui ormai si stava convincendo.

Parlai con Antonio per dieci giorni in modo sempre più dettagliato, voleva sapere tutto, giocatori da cedere e giocatori da prendere, clima interno allo spogliatoio, ricordo che pretendeva soltanto tre figure a contatto con la squadra, gli altri tutti lontani, e l’avremmo accontentato. Ci rimasi male, quando alla fine scelse l’Inter.

Dan Friedkin ha capito in fretta la cosa fondamentale: a Roma la proprietà dev’essere fisicamente presente, e l’annuncio che il figlio Ryan verrà a vivere qui va nella giusta direzione. 

Pallotta ha commesso degli errori perché decideva in base a notizie riportate. Il proprietario deve viverle in diretta.

La situazione è in questi termini: dopo lo strappo dell’anno scorso mi sono reinventato una vita professionale interessante e piacevole. Lavoro con vecchi amici: Candela segue la Francia, Aldair il Sudamerica.

Assieme cerchiamo ragazzi con qualità di base notevoli, e spieghiamo loro la mentalità che porta al vertice.

I contratti vengono dopo, sono una conseguenza, io ti dico come devi vivere per meritarteli, ed è abbastanza normale che se glielo assicura Totti un ragazzo ci crede.

Questo vuol dire che non brucio dall’esigenza di cambiare, ho trovato un’altra cosa che mi appassiona.

Messa in chiaro la premessa, è naturale pensare che prima o poi io e la Roma ci ritroveremo. Ma i tempi non li detto io, e soprattutto non aspetto che succeda seduto a far niente sul divano di casa” (fonte Paolo Condò per La Repubblica).

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