In un primo momento, racconta Matteo Mion su Libero, la giurisprudenza era decisamente meno favorevole al cittadino: la multa era considerata valida anche senza foto, bastava la certificazione della velocità eccessiva. In un secondo momento, però, la Corte Costituzionale ha stabilito che fossero indispensabili almeno due foto, scattate da personale di pubblica sicurezza e non da privati assunti ad hoc.
Ora l’ultimo passo: non basta scattare le foto. Occorre che i vigili, poi, le passino ai Comuni. Una decisione che interessa tanti: sono migliaia i fotografati dall’autovelox che fanno ricorso ogni anno. E basta un passaggio saltato, un’interruzione nella catena burocratica, e quella multa non si pagherà più.