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Shakespeare, usuraio ed evasore fiscale: il lato oscuro del Bardo

di Maria Elena Perrero |6 Dicembre 2022 9:17

LONDRA – William Shakespeare non era solo un poeta eccellente, ma anche un uomo d’affari con ben pochi scrupoli. Anzi, un usuraio ed evasore fiscale che fece i soldi (tanti) commerciando il grano durante la carestia. Una persona, in altre parole, simile a Shylock, l’avido Mercante di Venezia dell’omonimo dramma shakesperiano.

Il ritratto al vetriolo del bardo di Stratford Upon Avon (1564-1616) è stato tratteggiato dai ricercatori della Aberystwyth University del Galles. Gli esperti hanno setacciato gli archivi storici per scoprire i dettagli dell’altra vita del drammaturgo, quella da mercante.

Così è venuto fuori che Shakespeare ebbe parecchi problemi con la giustizia proprio per i suoi affari. Venne perseguito dalle autorità per evasione fiscale e nel 1958, quattro anni dopo l’epidemia di peste che portò alla chiusura dei teatri di Londra, fu processato per aver sottratto grandi quantità di grano durante la carestia.

Gli stessi ricercatori britannici hanno spiegato che questi aspetti negativi di Shakespeare vengono spesso trascurati perché molti “non possono tollerare l’idea che un genio creativo sia al contempo mosso da interessi personali”.

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