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Fabrizio Corona, Don Mazzi risponde agli attacchi: “Se è uscito dal carcere lo deve a me”

di redazione Blitz |21 Giugno 2018 8:55

Dopo le sparate a zero di Corona, la risposta durissima di Don Mazzi

Dopo le sparate a zero di Corona, la risposta durissima di Don Mazzi

MILANO – Se Fabrizio Corona è uscito dal carcere “lo deve a me”. Parola di Don Antonio Mazzi che, in un’intervista al settimanale Oggi, risponde così agli attacchi durissimi dell’ex re dei paparazzi a Non è l’Arena. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] “Deve appendere il crocifisso al chiodo, non è un buon prete”, gli aveva detto Corona, protagonista dell’ultima puntata nella trasmissione di Massimo Giletti. Parole piene di risentimento che l’ex agente fotografico ha sparato proprio contro chi per primo gli aveva offerto un’alternativa al carcere, salvo poi pentirsene.

I rapporti tra il sacerdote della comunità Exodus di Milano e il fotografo dei vip si erano incrinati dopo l’ultimo arresto di Corona, che lo aveva riportato in carcere senza sconti. All’epoca Don Mazzi, che lo aveva accolto in comunità, si era scagliato contro Corona e lo aveva accusato di averlo preso in giro. In una recente lettera aperta al Corriere della Sera, però il sacerdote sembrava essere tornato sui suoi passi, ma Corona non perdona.

“Cerca solo di farsi pubblicità mediatica col mio nome”, ha detto a Giletti. E ancora: “Dice solo cazzate, l’ho visto al massimo due volte in carcere, non ho mai avuto un rapporto con lui”. Non si capacita Don Mazzi che al settimanale Oggi si sfoga così: “Non so come possa dire certe cose. Quando in carcere ad Opera gli avevano rotto i denti in una rissa mi ha cercato, sono andato da lui, l’ho fatto parlare e ho cercato di aiutarlo. Se Fabrizio è potuto uscire dal carcere lo deve a me. Dopo i nostri incontri s’è deciso ad ammettere la sua tossicodipendenza e ha potuto iniziare il percorso che gli ha aperto le porte del carcere”.

Quanto alle accuse di essere stato assente durante il suo percorso in Exodus, Don Mazzi precisa: “Sono a capo di una comunità con 40 centri e la mia attività non può ruotare attorno a un unico ospite… Non potevo essere io a seguire Fabrizio e l’ho mandato a Gallarate dove è stato affidato al direttore del centro”.

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