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Nomine Rai: Masi al Tg2, Di Bella direttore di Rai3

di luiss_vcontursi |28 Settembre 2011 12:17

ROMA – Marcello Masi sarà il nuovo direttore del Tg2, Antonio di Bella andrà a dirigere Rai3. Il Cda della Rai ha dato oggi il via libera alle nomine per il rinnovo di alcune cariche importanti dell’azienda di Viale Mazzini. Lo scrive ‘Repubblica’.

La nomina e’ venuta con il voto favorevole dei soli consiglieri di opposizione e del Presidente, mentre si sono astenuti quattro consiglieri della maggioranza ed era assente un quinto della stessa maggioranza (Petroni). Marcello Masi succede a se stesso, nel senso che fino ad ora era il direttore ad interim del Tg2 e il passaggio di oggi formalizza quello che concretamente era gia’ avvenuto una settimana fa, ovvero alla scadenza dei tre mesi di interim automaticamente si acquisisce la titolarita’ piena del ruolo, a meno di colpi di scena del genere niente nomina ma resta il riconoscimento economico da direttore. Questo colpo di scena non c’e’ stato ne’ tanto meno in questi giorni erano venuti segnali in tal senso, la nomina di Masi proposta dal direttore generale Lorenza Lei era quindi scontata. 7

Come altrettanto lo era per Antonio Di Bella, che succede al dimissionario Paolo Ruffini, il quale ai primi di ottobre assumera’ la direzione de La7. Anche in questo caso la proposta del dg Lei sia una settimana fa che oggi non ha registrato resistenze sostanziali ed e’ passata. Peraltro era una proposta in qualche modo coerente per l’azienda, visto che nel novembre 2009 Di Bella era stato nominato direttore di Rai3 al posto di Ruffini che veniva destinato ad altro incarico dirigenziale.

Ruffini pero’ aveva fatto ricorso al giudice del lavoro del Tribunale di Roma, il quale aveva accolto l’istanza riconoscendo a Ruffini il danno derivante da una sostituzione – proposta dall’allora direttore generale Mauro Masi – che non trovava motivazioni prettamente editoriali o legate a un andamento negativo della rete da lui diretta. L’attuale direttore generale si e’ quindi mossa in una ottica di riconoscimento delle capacita’ di direttore di Di Bella che gia’ all’epoca il cda, i cui componenti sono gli stessi di oggi, avevano avallato.

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