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Santoro risponde a Mentana: 'Io e te siamo diversamente liberi'

di Alberto Francavilla |3 Luglio 2011 13:51

ROMA, 3 LUG – ''Come e' noto, Enrico Mentana non si e' mai incatenato per la liberta' di informazione. Anche quando aveva promesso di farlo. Pur nutrendo nei suoi confronti una enorme stima professionale, ritengo che abbiamo nei confronti del potere (economico, politico ed editoriale) atteggiamenti molto distanti. Il che ci rende diversamente liberi''. Cosi' Michele Santoro, in un intervento pubblicato su 'Il Fatto Quotidiano', replica alle interviste di ieri del direttore del TgLa7 Enrico Mentana, secondo cui ''Santoro chiedeva assoluta liberta', ma qualsiasi giornalista non puo' dire o scrivere quel che gli pare. Esistono obblighi di legge''.

''Le sue dichiarazioni – sostiene Santoro – fanno intendere che io avrei richiesto all'editore una liberta' illimitata e irresponsabile. Siccome non e' cosi', non capisco per quale ragione egli voglia assumere il ruolo di chi nasconde o vela con le sue interpretazioni il conflitto d'interessi''.

''Il problema di Timedia – prosegue il giornalista – non e' stato quello di assumersi la responsabilita' di cio' che andava in onda, ma proprio quello di non assumersela perfino dal punto di vista legale, riservandosi di interferire nell'esercizio dell'attivita' giornalistica, che e' autonoma per statuto e vede prevalere il diritto e il dovere di cronaca''.

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