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Patente estera? Non tutte sono valide in Italia: attenti alle vacanze in auto

di admin |7 Agosto 2014 18:12

(Foto Ansa)

ROMA – Se avete deciso di intraprendere una vacanza in auto, ma avete ancora una patente estera, fate attenzione. Non tutte le patenti estere sono valide in Italia e dopo un anno di soggiorno nel Bel Paese è necessario convertirle.

Ma che cosa succede quando un cittadino straniero, in particolar modo non appartenente alla UE o al SEE, viene in Italia? Il codice della strada ci viene in aiuto, recitando che chi è in possesso di una patente di guida rilasciata da uno di questi stati, può guidare sul territorio italiano a condizione che “non sia residente in Italia da più di un anno” e che abbia anche un permesso internazionale, ovvero una “traduzione ufficiale in lingua italiana della patente di guida”.

Cambiando prospettiva, vuol dire che lo straniero che viene in Italia per turismo o per altri motivi, ma comunque per un periodo non superiore a un anno, può circolare con la sua patente di guida, a patto che sia corredata dai documenti prescritti. Trascorso questo periodo la patente viene ritirata e inviata al Paese di appartenenza. Per non incorrere in questa spiacevole misura bisogna convertire la ‘driving licence’ straniera in quella nostrana, una procedura possibile per i cittadini di tantissimi stati, ma con qualche eccezione.

Infatti, per quanto riguarda i cittadini di Canada, Cile e Stati Uniti, questo è possibile solo se il titolare è un diplomatico o un familiare. Per lo Zambia, invece, il ‘patentato’ deve essere in missione governativa. Infine, se il cittadino straniero diventa residente in Italia, la procedura di conversione non ha più limitazioni.

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