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Beppe Grillo non si candida: “Non posso, sono un delinquente”

di Maria Elena Perrero |21 Novembre 2012 10:26

Beppe Grillo (Foto Lapresse)

ROMA – “Non mi candiderò al Parlamento: sono un delinquente”: parola di Beppe Grillo. Il “portavoce” (come vuole farsi chiamare) del Movimento 5 Stelle lo ha detto in un’intervista andata in onda a Ballarò, il programma su RaiTre condotto da Giovanni Floris.

Grillo si è riferito alla condanna a 14 mesi di carcere con la condizionale per omicidio colposo che ha avuto per l‘incidente d’auto in cui, il 7 dicembre del 1981, persero la vita due suoi amici e il loro figlio.

A margine di un incontro ad Aosta, Grillo aveva detto: “Ma mi ci vedete a Roma con Cicchitto, Gasparri o Fini che mi dicono “ha facoltà di parlare”? Non potrei starci 10 minuti. Se andremo in Parlamento, ci andranno persone scelte dalla Rete, gente onesta, educata, con un’etica. Non so ancora chi ci andrà, saranno votate in Rete”.

Parlando a Ballarò Grillo ha detto: “Non mi candiderò al Parlamento, sono pieno di carichi pendenti, sono un delinquente”. E ha proposto un politometro: “Vorrei integrare la proposta del redditometro con il “politometro”. Uno strumento che valuti la differenza tra ricchezza posseduta dai politici e dai funzionari pubblici dall’atto della loro nomina, nell’arco degli ultimi vent’anni”.

C’è però un’altra preoccupazione maggiore, al momento, per il Movimento 5 Stelle: quella che riguarda Cecilia Petrassi, 47, candidata alle primarie per le Regionali del Lazio. Attivista del Movimento 5 Stelle. Ma in passato collaboratrice parlamentare con Forza Italia e Lega Nord. Contro di lei è prevista una mozione di sfiducia.

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