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Dalla tragedia del Giglio a “l’Affondamento della Valiant”

di Lorenzo Briotti |19 Gennaio 2012 13:54

ROMA – L’affondamento della Costa Concordia ha rievocato in questi giorni una storia legata ad una battaglia accaduta nel dicembre del 1941, quando alcuni sommozzatori italiani attaccarono nel porto di Alessandria d’Egitto le navi da battaglia inglesi Valiant e Queen Elisabeth se non altro perché ha a che fare con una storia che coinvolge un atto eroico compiuto da due marinai italiani, un po’ come quello compiuto da Gregorio De Falco, il capitano della Capitaneria di Porto di Livorno che ha rimproverato il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino per aver abbandonato la nave.

Durante l’attacco alla Valiant, i due sommozzatori Luigi Durand de la Penne e il sergente Emilio Bianchi vennero catturati dai soldati inglesi dopo aver posizionato le testate esplosive sotto la nave. I due militari non parlano agli ufficiali inglesi della loro missione se non all’ultimo momento permettendo così a tutti i marinai della nave di mettersi in salvo.

Alla voce ‘Impresa Di Alessandria’ Wikipedia scrive: “:…De la Penne trascinò sul fondo il proprio mezzo fino a posizionarlo sotto la carena della nave da battaglia prima di affiorare, essere catturato e portato proprio sulla corazzata. Dopo poco, gli inglesi catturarono anche Bianchi, che era risalito alla superficie e si era aggrappato ad una boa di ormeggio della corazzata, e lo rinchiusero nello stesso compartimento sotto la linea di galleggiamento nel quale avevano portato Durand de la Penne, nella speranza di convincerli a rivelare il posizionamento delle cariche. Alle 05:30, a mezz’ora dallo scoppio, de la Penne chiamò il personale di sorveglianza per farsi condurre dall’ammiraglio Cunningham, comandante della Mediterranean Fleet, ed informarlo del rischio corso dall’equipaggio; ciò nonostante Cunningham fece riportare l’ufficiale italiano dov’era. All’ora prevista l’esplosione squarciò la carena della corazzata provocando l’allagamento di diversi compartimenti mentre molti altri venivano invasi dal fumo, ma il compartimento che ospitava gli italiani rimase intatto e i due vennero evacuati insieme al resto dell’equipaggio”

L’esplosione danneggia gravemente la nave ma i due italiani riescono a salvarsi e a guerra finita in comandante inglese vorrà decorare personalmente i due marinai. Sempre Wikipedia: “Dopo l’8 settembre 1943, de la Penne venne decorato a Taranto con la medaglia d’oro al valor militare che gli venne appuntata dal commodoro sir Charles Morgan, ex comandante della Valiant”.

Questa impresa eroica della ” Regia Marina italiana”, nel 1961 diventa un film dal titolo “L’affondamento della valiant”. La produzione è italo-inglese, la regia è di Roy Ward Baker. Tra i protagonisti ci sono Ettore Manni, Roberto Risso, Robert Shaw, Leonardo Cortese.

A seguire alcune immagini tratta dal lungometraggio:

 

 

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