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L’eurodeputato Farage contro i big Ue e la “dominazione tedesca”. Video

di luiss_smorgana |9 Gennaio 2013 17:00

Nigel Farage, il leader anti-europeista dell’Ukip, partito di destra inglese (Ap-LaPresse)

BRUXELLES – È il 16 novembre e l’europarlamentare britannico Nigel Farage parla all’assemblea, accusa il governo dell’Ue, annuncia un disastro finanziario alle porte, lamenta la dominazione della Germania in Europa.

Sul web il video del suo intervento diventa un tormentone perché si scaglia contro i poteri forti, seduti lì a pochi metri da lui, da Van Rompuy a Barroso.

“Siamo qui sull’orlo di un disastro finanziario e qui davanti a me ci sono i responsabili di tutto questo. Eppure continuiamo ad ascoltare i discorsi più noiosi e tecnocratici mai sentiti. Con tutta l’obiettività, l’euro è stato un fallimento. E chi è effettivamente responsabile? Chi tra voi dirige? La risposta è nessuno. Chi di voi è stato eletto? Chi ha la legittimità democratica per ricoprire i ruoli che rivestite? Nessuno. In questo vuoto è entrata Angela Merkel e oggi stiamo vivendo in un’Europa sotto dominazione tedesca. Qualcosa che in realtà il progetto europeo si suppone avrebbe dovuto fermare. Qualcosa che i nostri predecessori hanno pagato a caro prezzo, in sangue, per prevenirlo. Non voglio vivere in un’Europa dominata dalla Germania e nemmeno i cittadini europei!”, afferma.

Poi continua: “Voi avete giocato un ruolo in queste circostanze. Quando il presidente Papandreu ha pronunciato la parola referendum, l’avete fatto rimuovere sostituendolo con un governo fantoccio. Che spettacolo disgustoso”.

Nel suo j’accuse non manca l’Italia: “Non soddisfatti avete deciso che Berlusconi doveva andarsene. Così è stato rimosso e sostituito da Monti, ex commissario europeo, vostro collega corresponsabile di questo disastro, un uomo che non era neppure membro del Parlamento. Sta diventando come un romanzo di Agathe Christie, ci si chiede: chi sarà il prossimo a essere fatto fuori? Siete voi che dovreste essere licenziati. A lei, Mr. Van Rompuy dissi che sarebbe stato l’assassino silenzioso delle democrazie nazionali. Mi devo ricredere: lei è stato piuttosto rumoroso. Lei, un uomo non eletto, si è recato in Italia e ha detto: “Questo non è il momento di elezioni ma di azioni”. Chi, in nome di Dio, le ha dato il diritto di dire questo al popolo italiano?”.

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