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Pro Patria-Milan sospesa per razzismo: squadra ritirata, “prossima volta pure in serie A”

di Alessandro Avico |3 Gennaio 2013 19:41

BUSTO ARSIZIO – Pro Patria-Milan sospesa per razzismo. All’ennesimo coro contro i calciatori di colore del Milan infatti, i giocatori rossoneri hanno deciso di abbandonare l’amichevole contro la Pro Patria. Si tratta di un’amichevole perchè una cosa del genere, una partita sospesa per razzismo e una squadra che decide di abbandonare il campo, in serie A finora non si è mai vista. Eppure di cori e buu ce ne sono tanti anche in campionato. Barbara Berlusconi chiede quindi chiede “tolleranza zero per episodi come questo, le partite vanno sospese subito, anche in campionato. Non si può far sempre finta di non vedere e non sentire”.

La vittima dei buu è Kevin-Prince Boateng. Il giocatore ghanese, dopo 26 minuti di insulti, ha preso la palla e l’ha calciata contro i tifosi della Pro Patria. Il ghanese si è quindi rifiutato di proseguire il match e togliendosi la maglia si è diretto verso gli spogliatoi.

Il numero 10 del Milan viene seguito non solo dai compagni ma anche dagli avversari, che dopo un momento in cui hanno cercato di calmare il trequartista del Milan, abbandonano anch’essi il campo in segno di solidarietà. A quanto si apprende è stato Massimo Ambrosini a ritirare la squadra dal terreno di gioco.

“Non si può tollerare un situazione del genere, era solo una partita amichevole. Continuare con un clima del genere era impossibile, serviva un segnale. Forse la gara andava gestita in maniera diversa”. Così Massimo Ambrosini, capitano del Milan, ha commentato lo stop dell’amichevole. “Ci impegniamo a tornare”, ha aggiunto.

Anche Massimiliano Allegri, tecnico del Milan, è intervenuto sul deplorevole episodio: “Bisogna smetterla con questi gesti incivili, dobbiamo migliorare sotto questo punto di vista. Ci dispiace per bambini e famiglie che erano venuti per godersi la giornata di bel calcio. La società ha promesso di tornare a Busto Arsizio ma ora andava dato un segnale agli incivili. Ci dispiace per giocatori della Pro Patria e per la società stessa. Spero che questo segnale abbia un seguito”.

Non ha tardato ad arrivare neanche il commento del sindaco di Busto Arsizio, Gigi Farioli, che però ha bacchettato la reazione di Boateng: “E’ colpa soprattutto di quattro deficienti, magari anche di quattro professionisti che non hanno saputo fare il loro lavoro, intendo arbitro e alcuni giocatori – le sue parole all’Ansa – Impropria però la reazione di Boateng che ha tirato un pallone a 200 kmh contro un tifoso”.

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