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Sandro Ruotolo: “Santoro vengo con te, lascio anch’io la Rai”

di Lorenzo Briotti |30 Ottobre 2011 16:43

ROMA – Anche Sandro Ruotolo lascia la Rai e partecipa a Servizio pubblico, la nuova avventura di Michele Santoro, al debutto giovedi’ 3 novembre su una multipiattaforma tv e web.

”Il 31 ottobre si conclude il mio rapporto di lavoro con la Rai”, annuncia Ruotolo in un video pubblicato sul sito del nuovo programma di Santoro, spiegando di essere pronto a sposare la ”nuova avventura” con Marco Travaglio e Vauro. ‘Michele, Travaglio, Vauro, volevate partire senza di me?”, esordisce Ruotolo nel video. ”Mica mi potevo perdere questa nuova avventura? Il 31 ottobre si conclude il mio rapporto di lavoro con la Rai, ma certamente non si conclude il mio rapporto sentimentale con un’azienda che mi ha dato tanto, ma alla quale anche noi abbiamo dato una parte fondamentale delle nostre vite”. ”Quanti ricordi”, continua il giornalista.

”Libero Grassi con la sua battaglia contro la mafia, le guerre, i minatori del Sulcis, gli operai della Fincantieri, le nostre battaglie per la libertà di informazione. Noi abbiamo sempre detto che solo il pubblico e’ il nostro padrone, invece in Rai sono i partiti che decidono la vita e la morte di un programma, l’avvenire di un comico, di un giornalista o di un autore. La nostra scelta di lasciare la Rai deriva dal divorzio che si sta consumando tra i cambiamenti del paese e il servizio pubblico. L’informazione – spiega ancora Ruotolo – è diventata un bene comune e milioni e milioni di persone pensano che questo bene venga loro sottratto sempre di piu’, un pezzo alla volta. Come si spiega altrimenti che piu’ di 90 mila persone decidano donare 10 euro per vedere un programma, mentre farebbero volentieri a meno di pagare il canone della Rai”.

”E’ il sogno della mia vita: lavorare solo per il pubblico, per un vero servizio pubblico. Ti ricordi, Michele, dei telesogni, della tv libera senza editori, senza politici che ti rompono le scatole. Forse finalmente ci siamo, facciamo sul serio, e se questa sfida avra’ successo, il futuro della Rai potra’ cambiare. In bocca al lupo Servizio pubblico, ci vediamo giovedì”, conclude Ruotolo.

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